Via Sangiuliano, ragazza picchiata e derubata Un gruppo di giovani insegue l’aggressore

Ancora un’aggressione ai danni di una ragazza straniera. Stavolta il responsabile è un cittadino marocchino Nourredine Abbary, classe 1974, pregiudicato, arrestato ieri notte dalla polizia per tentata violenza sessuale, rapina e lesioni. Ma resta confusa la dinamica dei fatti, ricostruita dagli agenti grazie a diversi testimoni. Alcuni dei quali hanno aiutato la vittima, inseguendo il rapinatore o chiamando i numeri di soccorso. Intorno alle 04.30 circa del mattino, una voltante di passaggio da via Pistone, nel quartiere San Berillo, sente delle urla provenire dalla vicina via Reggio e vedere un gruppo di ragazzi che inseguono un altro uomo. Poi raggiunto dagli agenti in piazza della Repubblica. I ragazzi raccontano di aver sentito le grida di una giovane in via Sangiuliano e di aver notato l’uomo che si allontanava correndo con una borsetta. Così si sono lanciati all’inseguimento. In mezzo una rissa e la perdita della borsa da parte del ladro. A confermare la loro versione ci pensano alcuni passanti che nel frattempo allertano la polizia con diverse chiamate al 113 segnalando uno scippo ai danni di una giovane compiuto da un uomo nordafricano, inseguito da alcuni ragazzi. Gli agenti di un’altra voltante, arrivati in via Sangiuliano, trovano la ragazza, di nazionalità australiana, sdraiata a terra e dolorante. È la stessa vittima a spiegare di essere stata riaccompagnata a casa da alcuni amici dopo una serata fuori. Una volta chiuso il portone dietro di sé, ha sentito bussare e, pensando si trattasse di uno degli amici che l’avevano appena accompagnata, ha aperto. La giovane si è invece trovata davanti l’uomo che, racconta, l’ha gettata a terra e picchiata, tappandole la bocca per non farla urlare. La ragazza, temendo di essere vittima di una violenza sessuale, ha opposto resistenza, ottenendo solo più violenza. L’uomo, alla fine, si è allontanato rubando la borsa della giovane. Appena uscito dall’androne, però, è stato visto e inseguito dai giovani incontrati poi dalla prima volante. La ragazza è stata trasportata all’ospedale Vittorio Emanuele dove le sono state diagnosticate contusioni sparse e una frattura scomposta dell’omero. Guarirà in 30 giorni. L’aggressore invece, pregiudicato per furto e su cui pende un decreto di espulsione, scarcerato nemmeno dieci giorni fa, è stato nuovamente arrestato per i reati di tentata violenza sessuale, rapina e lesioni personali e trasferito nel carcere di piazza Lanza in attesa del giudizio per direttissima.

Redazione

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