Un rumore fortissimo, e poi polvere e macerie. È quanto hanno vissuto i residenti dell'edificio di tre piani (dei quali abitati i primi due) crollato all'incrocio con via Archimede. Le prime ipotesi parlano dello scoppio di bombola. Una vittima, e quattro persone in ospedale. Guarda foto e video
Palazzo esploso in via F. Crispi, è morta una donna Quattro feriti. In gravi condizioni anche una bimba
I vigili del fuoco estraggono i feriti, per fortuna vivi, da sotto alle macerie di una palazzina di tre piani in via Francesco Crispi. Una donna anziana, però, dopo essere stata salvata dai resti della sua abitazione non ce l’ha fatta, ed è morta nella nottata. Altre quattro persone sono state trasportate in ospedale, due in condizioni lievi e due in condizioni più gravi. Tra questi ultimi anche una bambina. Tutto attorno al civico 103 di via Francesco Crispi, all’altezza dell’incrocio con via Archimede (siamo nella zona di corso dei Martiri, vicino alla Stazione), è un affollarsi di veicoli dei pompieri, ambulanze che fanno avanti e indietro verso gli ospedali, polizia e vigili urbani. Non è chiaro perché l’edificio, poco dopo le due di questa mattina, si sia accartocciato su se stesso. All’interno pare ci fossero una ventina di persone e qualcuno ha parlato di una fuga di gas o dell’esplosione di una bombola. Ipotesi, quest’ultima, più accreditata delle altre. Ma sulle cause non si possono ancora avere riscontri ufficiali.
«Non si vedeva niente, c’era solo polvere, ingoiavo polvere», racconta a MeridioNews una delle residenti che si trovava all’interno dell’edificio. In base alla sua testimonianza, l’ultimo piano della palazzina era disabitato e nel resto della struttura avrebbero vissuto sei nuclei familiari. «Mia nonna viveva con noi – continua la donna – non riuscivo a sentirla né a capire dove fosse. Era sparita sotto a un cumulo di pietre, non si sapeva neanche se ci stava chiamando perché non si sentiva nulla. Poi, per fortuna, aveva solo una spalla rotta». I presenti raccontano di avere sentito un botto fortissimo, come di una esplosione, della quale però non sono ancora definiti i contorni.
«Io sono andato ad aiutare i pompieri quando è successo, ho tolto pezzi di calcinacci, abbiamo salvato una persona», dice uno dei presenti. «Ho pensato che fosse esplosa una macchina, o che avessero messo una bomba al tabacchino qua sotto», spiega un’altra signora. Anche negli edifici intorno sono stati registrati dei danni, che dovranno essere quantificati nelle prossime ore. La zona, intanto, è rimasta accessibile e un centinaio di persone si sono riunite attorno alle macerie, mentre chi si occupa dei soccorsi tenta di mantenere lontani i curiosi e i residenti. In tutta l’area si avverte un forte odore di gas, mentre sono almeno sette od otto i mezzi dei vigili del fuoco, altrettanti quelli della polizia e della municipale, una decina le ambulanze e diversi i veicoli dell’esercito sul posto.