I genitori di Elio Carace non avevano sue notizie dall'1 settembre. Così, preoccupati, hanno telefonato a uno dei ragazzi che vivevano con lui e gli hanno chiesto di verificare come stesse il figlio, una volta tornato a casa. Il giovane, aperta la porta dell'abitazione, è stato investito da un forte odore. Proveniente dal cadavere del ragazzo
Via E. D’Angiò, giallo su un 26enne trovato morto Cadavere rinvenuto dal coinquilino tornato a casa
I genitori non avevano sue notizie dall’1 settembre così, preoccupati, hanno chiesto a un coinquilino del figlio di tornare a casa e vedere cosa fosse accaduto. Due giorni di silenzio avevano messo in allarme chi conosceva Elio Carace (classe 1990, 26 anni) originario di Linguaglossa e residente a Catania – dove studiava alla Cittadella universitaria – che ieri sera, intorno alle 22, è stato ritrovato morto nella sua casa in affitto in via Eleonora D’Angiò. La notizia è stata diffusa dal quotidiano NewSicilia, ma adesso emergono le generalità del ragazzo, il cui corpo si trova all’obitorio dell’ospedale Vittorio Emanuele.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, intervenuti sul posto, i familiari avrebbero telefonato a un amico del 26enne, preoccupati dal silenzio del figlio, che si prolungava da due giorni. Quando l’altro coinquilino è arrivato a casa e ha aperto la porta, ha avvertito subito un odore piuttosto forte e ha telefonato al 118. Il personale sanitario arrivato in ambulanza non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Carace e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto, nella tarda serata di ieri, è arrivato anche il medico legale, che ha potuto eseguire una «sommaria ispezione cadaverica».
Un controllo sufficiente a datare il decesso ad almeno 48 ore prima del ritrovamento, ma non abbastanza per potere formulare ipotesi. Chi era vicino a Carace suppone che possa essersi trattato di un malore improvviso. Un’amica dice di averlo sentito venerdì e che sembrava tutto normale. Il medico, però, rimanda all’autopsia ogni possibile affermazione. L’analisi del corpo dovrà essere svolta entro la prima metà di questa settimana. Adesso nell’abitazione sono stati apposti i sigilli: l’appartamento è sotto sequestro, mentre la sezione scientifica del nucleo investigativo dei militari sta svolgendo i suoi accertamenti.