Gli spazi comuni della sede sanitaria, dove si trovano la Tossicologia e anche l'Arpa, sono occupati da rifiuti. Una situazione che dovrebbe essere «momentanea», come spiega il direttore dell'azienda sanitaria provinciale Franco Luca a MeridioNews. Guarda le foto
Via Ardizzone, degrado all’ufficio Igiene e profilassi Asp Catania: «L’edificio è in fase di ristrutturazione»
Materiali di scarto e rifiuti in bella mostra nella corte dell’edificio che ospita il laboratorio di Igiene e profilassi di via Carlo Ardizzone a Catania. La struttura, dove si trovano anche gli uffici del dipartimento provinciale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, è quotidianamente meta dei diversi cittadini che accedono, tra le altre cose, ai servizi di prelievo del sangue per gli esami tossicologici. Ma non solo. Negli uffici vengono svolte anche attività di analisi ed esami, dalle acque destinate al consumo umano a quelle legate al settore alimentare, oltre al monitoraggio e alla prevenzione ambientale dell’Arpa.
Tuttavia negli spazi comuni della sede di via Ardizzone sembrerebbe che a farla da padrone siano degrado e incuria. Situazione di cui l’amministrazione sanitaria dice di essere «pienamente a conoscenza». «L’intera struttura è in fase di riorganizzazione – spiega il direttore sanitario dell’Asp Franco Luca a MeridioNews – sia sul piano dei servizi che sul piano logistico, quei materiali infatti sono residui delle ristrutturazioni compiute, in attesa di essere conferiti». Rimozione che, assicura il dirigente, dovrebbe essere «avviata in pochi giorni».
Nel frattempo, negli stessi spazi, verranno assegnati anche il personale e le strumentazioni del laboratorio tossicologico attivo fino a pochi mesi a Misterbianco nei locali di via Galilei. Ambienti dichiarati inagibili, in cui venivano ospitati anche servizi come la guardia medica del popoloso centro e vari ambulatori. «Il trasferimento da Misterbianco è momentaneo, anche se la nostra idea è di riunire il laboratorio all’unico centro di Catania – aggiunge il direttore Luca – nell’ottica di un generale potenziamento del presidio sia dal punto di vista del personale che delle attrezzature».