Nell' italietta ipocrita dell'anno 2012, la regolamentazione delle coppie d fatto resta un miraggio (e ancora di più in sicilia). Governati da politici ipocriti, che si dicono fautori del matrimonio cattolico, ma che, nella pratica, applicano i principi poligami dei matrimoni arabi, gli italiani 'coerenti' non hanno speranza.
Vasco Rossi torna sulle sue nozze ‘forzate’: “Una vera sconfitta”
Nell’ Italietta ipocrita dell’anno 2012, la regolamentazione delle coppie d fatto resta un miraggio (e ancora di più in Sicilia). Governati da politici ipocriti, che si dicono fautori del matrimonio cattolico, ma che, nella pratica, applicano i principi poligami dei matrimoni arabi, gli italiani ‘coerenti’ non hanno speranza.
A loro viene negata la libertà di dissentire ufficialmente dall’istituzione del matrimonio. Vengono costretti, da un sistema ipocrita, a compiere un atto ipocrita, ovvero convolare a nozze pur non credendoci. Una sorta di ricatto morale legalizzato: ti devi sposare se vuoi tutelare legalmente partner e figli.
La questione è tornata alla ribalta qualche settimana fa, in occasione delle nozze ‘forzate’ di Vasco Rossi. Che oggi, su Facebook torna sull’argomento: ‘ Un atto burocratico’, ‘una vera sconfitta’, a cui e’ stato ‘costretto’, perche’ in Italia ‘non sono regolamentate le coppie di fatto’ e quindi a Laura, compagna da 25 anni, non sarebbero riconosciuti diritti.
Il rocker rivela anche che per sposarsi aveva pensato a Las Vegas: “Si trova un testimone li’ per la strada, in cinque minuti ti uniscono in matrimonio, tu vieni fuori e sei a posto. Cosi’ non avverti nessuno. Poi vieni qui, regolarizzi: e’ un sistema per far meno rumore. Quello che mi interessava e’ far meno rumore sulla cosa”
In Italia, dice ancora Vasco ‘le coppie di fatto non sono ancora ben regolamentate un po’, perche’ alla Chiesa non sono molto simpatiche e, un po’, perche’ i politici italiani sono dei bigotti, un po’ pigri, a loro queste novita’ non e’ che piacciano molto’.
Quello che ci auguriamo è che la popolarità di Vasco Rossi possa essere utile a tenere accesi i riflettori su una questione di civiltà e di libertà, che in quanto tale, viene ignorata dalla nostra classe politica.