Dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità nel 1997, il parco archeologico agrigentino continua a raccogliere successi in termini di accessi e di gradimento. «Stiamo lavorando per ampliare area fruibile», dice a MeridioNews il presidente Giuseppe Parello
Valle dei Templi già supera mezzo milione di visitatori «Area fruibile in continua crescita e terza biglietteria»
«Oltre 520mila visitatori dall’inizio dell’anno con una crescita di oltre il 15 per cento rispetto al 2017». Sono questi i numeri registrati dal Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. «Se il trend continua a essere questo – dice a MeridioNews il direttore Giuseppe Parello – a fine anno si potrà toccare e superare il milione di visitatori». Un’area di circa 1.300 ettari che conserva un patrimonio monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell’antica città di Akragas (una delle più importanti colonie greche della Sicilia) e il territorio circostante fino al mare. Dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità nel 1997, la Valle dei Templi l’anno scorso aveva accolto di questi tempi circa 450mila visitatori.
Dati alla mano, in quello che è uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo «anche quest’anno la stagione sta andando bene, forse pure meglio – afferma il direttore – Continuano ad arrivare turisti di tutte le nazionalità: un buon 50 per cento sono italiani, l’altra metà è composta da stranieri in prevalenza francesi ma quest’anno si è avuto un significativo incremento anche di olandesi e sudcoreani».
Dalle visite all’alba con granita alle aperture notturne, passando anche per la mostra Jan Fabre Ecstasy & Oracles (oltre cinquanta opere realizzate dall’artista belga, dal 1982 al 2018, tra disegni a matita e penna bic, sculture di diversi materiali, film con performance e mosaici con corazze di scarabei). «Sono tutte iniziative – precisa Parello – mirate a differenziare l’offerta e a intercettare altri visitatori in orari meno canonici, per esempio i più giovani o gli amanti dell’arte contemporanea». Nei giorni feriali il sito resta aperto fino alle 23, mentre per i festivi l’apertura si allunga fino a mezzanotte. «Un’opportunità in più anche per il personale che ha potuto usufruire di prestazioni e, dunque, paghe straordinarie». Una cinquantina di custodi presidiano le quattro postazioni per garantire la tutela del sito archeologico.
«Su Tripadvisor (il portale web di viaggi che pubblica le recensioni degli utenti non solo su hotel, bed & breakfast e ristoranti ma anche su attrazioni e siti turistici, ndr) il Parco ha il 95 per cento di giudizi tra l’eccellente (74 per cento) e il molto buono (21 per cento) che sono le due categorie di giudizio più alte», dice soddisfatto Parello. Ulteriore soddisfazione è quello di avere un’area quasi del tutto accessibile ai diversi tipi di disabilità motoria e sensoriale. «Per le persone in sedia a rotelle – racconta il direttore – abbiamo realizzato dei percorsi, in cui è indicato anche il grado di difficoltà, che rendono visitabile l’85 per cento del sito. Restano escluse soltanto – precisa – le aree che per conformazione geomorfologica non è possibile inserire. Poi – aggiunge – sono stati installati dei pannelli con le spiegazioni in braille per ciechi o ipovedenti, mentre per le persone sorde ci sono dei Qr code che consentono di attivare dei video in lingua dei segni».
Per il direttore del sito che punta al milione di visite per la stagione 2018, ci sono ancora i margini per migliorare la fruibilità del Parco archeologico della Valle dei Templi. «Stiamo lavorando – conclude – ad ampliare ulteriormente l’area di visita. Da luglio abbiamo aperto una terza biglietteria con la possibilità di vedere anche i nuovi scavi della città del periodo ellenistico-romano. Un’azione avviata quest’anno – conclude – su cui intendiamo continuare a lavorare per la prossima stagione».