In manette è finito il 33enne Giuseppe Luigi Celi. L'uomo è stato bloccato dai militari della guardia di finanza dopo avere incassato una rata del prestito. L'uomo aveva frequentazioni con soggetti della famiglia etnea di Cosa nostra
Usura, tassi al 120 per cento a imprenditore in crisi Arrestato strozzino. A casa aveva contabilità prestiti
Ha prestato complessivamente 3500 euro con un tasso di oltre il 120 per cento a un imprenditore in crisi economica, anche per il calo degli incassi legati all’emergenza Covid-19. È l’accusa contestata dalla procura di Catania a un 33enne, Giuseppe Luigi Celi, che è stato arrestato da militari della Guardia di finanza per usura, reato aggravato dal metodo mafioso e perché commesso nei confronti di un imprenditore in crisi.
L’uomo è stato bloccato dopo avere incassato una rata del prestito da parte della vittima. Nella sua abitazione gli investigatori hanno trovato e sequestrato mille euro in contanti, agende, pizzini e documenti relativi alla contabilità in nero attestante il prestito a tassi d’usura. La procura contesta a Celi, sottoposto alla sorveglianza speciale, di avere avuto «plurime frequentazioni con soggetti appartenenti alle famiglie mafiose del clan Santapaola-Ercolano».
Durante una successiva perquisizione nella casa del padre dell’arrestato i militari hanno sequestrato una pistola e 40 cartucce e lo hanno denunciato per detenzione di armi da fuoco. Il giudice per l’indagine preliminare ha convalidato l’arresto di Celi ed emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.