La seconda edizione dell'evento si è aperta con la parata da Villa Bellini al Castello Ursino. All'ombra del maniero, da venerdì fino a domenica, si esibiranno 60 compagnie e 15 ospiti, provenienti anche dal Messico e dal Giappone, per cento spettacoli a sera. Non mancheranno elementi della tradizione artistica siciliana. Guarda le foto
Ursino buskers, parata in via Etnea apre il festival Tre giorni tra artisti internazionali, pupi e musicisti
Anche quest’anno il festival di arti di strada Ursino buskers ha preso il via con la coloratissima parata che ieri da Villa Bellini si è snodata fino al Castello Ursino, lungo via Etnea. Da oggi e fino a domenica artisti internazionali, pupari e musicisti animeranno la zona del centro storico. Alla seconda edizione dell’evento prenderanno parte 60 compagnie e 15 ospiti internazionali. Verranno chiusi al traffico 15mila metri quadrati per ospitare le otto aree tematiche in cui si articoleranno gli spettacoli. Saranno cento le esibizioni che ogni sera, fino a domenica, intratterranno il pubblico catanese.
L’anno scorso sono state registrate ventimila presenze. Quest’anno si alterneranno all’ombra del maniero il clown Emmanuel Gallot–Lavallée, la contorsionista francese Anaelle Molinaro. E poi il maestro del fuoco ed esperto di arti marziali Kiwamu Miyakubo dal Giappone e la danzatrice aerea messicana Andrea Pelaez Gonzalez. Ad accompagnarli la musica degli spagnoli Milo ke Mandarini. Un momento di incontro per diversi artisti internazionali, senza però dimenticare le radici della terra siciliana. A rappresentarle saranno i famosi pupari della famiglia Napoli, che permetteranno anche una visita guidata nella loro storica bottega. E poi i romani del Circo Bipolar, il teatro di figura dei siciliani di Encantado, l’orchestra di fiati itinerante Swingtime. Non mancheranno i workshop e le esibizioni della scuola Sambazita.
Il festival, del quale MeridioNews è mediapartner, è organizzato dall’associazione Gammazita. Un evento realizzato grazie anche alle donazioni raccolte attraverso una campagna di finanziamento online alla quale si sono affiancate alcune feste realizzate nelle ultime settimane e un contributo da parte del Comune. Obiettivo degli organizzatori, oltre al successo di Ursino buskers, è «creare qualcosa che resti nel tempo. La vera impresa è questa: che il festival rimanga alla città anche senza di noi».