Presentata questa mattina a Palazzo d'Orleans la riforma di settore, che aggiorna una normativa risalente a 41 anni fa. «Una rivoluzione» secondo l'assessore al Territorio Toto Cordaro. La proposta di legge adesso dovrà passare dall'esame dell'Ars
Urbanistica, ecco il ddl targato Musumeci e Cordaro «Non è condono, ma alcuni abusi si possono sanare»
Un aggiornamento normativo che era atteso da oltre 40 anni. Questa mattina nella sala blu di Palazzo d’Orleans il governatore Nello Musumeci e l’assessore al Territorio Toto Cordaro hanno presentato un disegno di legge, al quale già nella seduta di domani la giunta di governo dovrebbe dare l’ok, che riforma il sistema urbanistico nell’Isola. Si tratta di una norma attesa per lungo tempo, redatta di concerto con gli uffici tecnici e le associazioni di categoria e che punta a dare ai Comuni maggiori responsabilità e poteri in tema di piani regolatori, fermo restando il controllo da parte dell’amministrazione regionale.
«Non c’è ombra di condono e di sanatoria» si è premurato di precisare il primo inquilino di Palazzo d’Orleans, che si è detto però convinto che «le centinaia di migliaia delle domande di sanatoria edilizia giacenti negli uffici tecnici dell’Isola debbano almeno essere esaminate, perché fra quelle istanze ci sono abusivismi assolutamente intollerabili ma ci sono anche abusivismi che possono essere accettati: se una finestra è stata aperta con 10 centimetri in più o se il sottotetto è diventato mansarda per il quarto figlio non previsto».
La normativa attuale risale al 1978, mentre il nuovo disegno di legge, composto da 53 articoli, dopo il via libera da parte dell’esecutivo dovrà passare all’esame dell’Assemblea regionale, a partire naturalmente dalla commissione di merito, la quarta, che sta ancora approfondendo alcuni aspetti legati alla riforma dei rifiuti targata Alberto Pierobon. Non a caso l’appello del governatore ai dirimpettai deputati regionali è esplicito: «Speriamo che all’Ars vengano esaminati e votati gli altri ddl che il governo ha presentato. Entro il mese ne presenteremo altri due. Pensiamo che per quanto riguarda l’attività propositiva del governo entro qualche mese la stagione delle riforme sarà compiutamente definita, poi non mancheranno le altre norme».
Intanto «la stagione delle riforme», come l’ha definita Musumeci, «oggi raggiunge una nuova tappa assai significativa. Il piano urbanistico regionale sarà capace di dare una linea di sviluppo coinvolgendo non solo le aree urbane ma anche i territori rurali, la mobilità, la vocazione turistica, l’energia e tutto quello che serve a determinare una sana e corretta programmazione del territorio. Sono passati quattro decenni, numerosi i tentativi compiuti in Parlamento ma non si è mai approdato ad alcun risultato concreto. Il nostro ddl è stato elaborato dalla struttura interna dopo avere ascoltato il mondo accademico e delle professioni perché – prosegue il governatore – si tratta di uno strumento articolato essendo la materia assai complessa. Due gli obiettivi: immaginare lo sviluppo urbanistico senza ulteriore consumo di suolo puntando quindi sulla riqualificazione dell’esistente e semplificare».
L’assessore Toto Cordaro ha voluto sottolineare come la norma contenga anche precisi riferimenti legati al rischio sismico e a quello idrogeologico. «La riforma – ha detto – non vuole essere soltanto la riforma di una legge, ma anche di una impostazione del governo del territorio per gli anni a venire in Sicilia. Il ddl che abbiamo redatto grazie ai tecnici del dipartimento urbanistica, con l’ausilio di alcuni docenti e che ha visto coinvolto un mondo ampio, è una idea di sistema, una idea nuova di gestione del territorio. Sarà una rivoluzione: dalla fase autorizzativa a quella dei controlli».