Università, il Governo Monti taglia le borse di studio e penalizza il Sud

L’Unione degli studenti universitari Palermo attacca frontalmente il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), Francesco Profumo. Argomento: il nuovo decreto che il Ministro porta stamattina in Conferenza Stato-Regioni.

Il decreto, tra le altre cose, prevede un taglio alle borse di studio e, di conseguenza, una penalizzazione per gli studenti in un Paese, l’Italia, che già penalizza in modo pesante le Università. Basti pensare che, nel nostro Paese, la spesa destinata al diritto allo studio è di circa 200/300 milioni di euro all’anno. Ben poca cosa rispetto ai 2 miliardi di euro investiti ogni anno da Germania e Francia e ai 900 milioni all’anno investiti dalla Spagna.

Ebbene, l’Italia che in Europa, in materia di istruzione universitaria è già il fanalino di coda, deve adesso sopportare i nuovi tagli disposti dal Governo di Mario Monti appoggiato dal Pd, dal Pdl e dall’Udc.

La nuova trovata del Governo Monti prevede una riduzione del numero di studenti che potranno beneficiare delle borsa di studio. E prevede, anche, la penalizzazione degli studenti del Sud d’Italia rispetto a quelli del centro e del Nord del Paese.

In Sicilia e in tutto il Mezzogiorno il tetto massimo di ISEE previsto per beneficiare della borsa di Studio verrà abbassato a 14.300 euro rispetto ai 20.124,71 di quest’anno. Non solo. La soglia dei Crediti formativi universitari da maturare per l’accesso alle borse di studio (criterio premiale) verranno aumentate di circa il 20% con la scomparsa dei punti bonus.

“Dopo il crollo delle immatricolazioni – dicono gli studenti universitari – e la riduzione del numero di iscritti e il contestuale aumento della tassa regionale per il diritto allo studio, riteniamo che il Governo nazionale stia sferrando un attacco contro un diritto costituzionale degli studenti, con particolare riferimento agli studenti che appartengono alle fasce economiche meno abbienti”.

Gli studenti si rivolgono al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e all’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra , invitandoli ad opporsi al decreto del Ministro Profumo che, dicono sempre gli studenti, punta al “completo smantellamento del sistema del diritto allo studio”.

In un clima di grande nervosismo per i nuovi tagli annunciati dal Governo Monti – che in Tv dice di non essere l’uomo della tasse ma che, di fatto, continua a massacrare il nostro Paese, in questo caso gli studenti – c’è anche una buona notizia: grazie all’ottimo lavoro svolto dall’Ersu di Palermo (Ente regionale per il diritto allo studio), il Fondo integrativo nazionale erogherà a tutto il sistema degli Ersu della Sicilia 22 milioni di euro che verranno impiegati per il pagamento delle borse di studio.

 

Redazione

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