Si concluderà oggi pomeriggio in piazza Mazzini la settimana della prevenzione della cecità, promossa dall'associazione che si occupa di tutelare non e ipovedenti. Tra consulenze gratuite ai cittadini e visite complete fatte in varie zone della città. «Spesso le persone sottovalutano i controlli», afferma l'oculista
Unione ciechi, camper itinerante per la prevenzione «La porta resta aperta per tutti, pure nelle periferie»
«L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Catania ha un forte impatto sulla città ed è sempre in prima linea nella battaglia per la prevenzione». A parlare è Rita Puglisi, dal 28 settembre nuova presidente del gruppo catanese, nel corso della settimana della prevenzione della cecità. Un’iniziativa «speciale» che vedrà fino a oggi l’ambulatorio mobile dell’Unione muoversi in diverse zone di Catania offrendo consulenze gratuite ai cittadini. Oggi la struttura si troverà fino alle 18 in piazza Mazzini, dopo essere passata da piazza Giovanni XXIII e viale Lainò.
«La settimana della prevenzione è dedicata, in primis, a tutti coloro che non possono permettersi una visita oculistica – spiega la neo presidentessa – e proprio per colmare queste disuguaglianze abbiamo stretto accordi con l’Agenzia internazionale per la prevenzione, il centro Astalli, la comunità di Sant’Egidio, Oxfam (organizzazione no profit che lavora per porre fine alla povertà, ndr) e la chiesa evangelica». Ma sarà un’opportunità anche per chi spesso non trova il tempo per fare una visita e troverà l’ambulatorio a due passi da casa o dal lavoro. «Visti gli ultimi sbarchi si prevede grande affluenza anche di migranti – aggiunge Puglisi – oltre a persone di tutte le fasce di età».
Cittadini che vanno sensibilizzati e informati sul tema della prevenzione, fondamentale per capire se c’è avvisaglia di qualche problema. «Come in tutti i settori della salute se la patologia viene presa per tempo è possibile tenerla sotto controllo ed evitare che si aggravi». Ci sono poi alcuni campanelli d’allarme di cui si può tenere conto. «Nell’era del pc adulti e bambini lamentano mal di testa e spesso ci convinciamo siano dovuti allo stress o allo studio – chiarisce Puglisi – mentre dietro si può nascondere qualche problema oculistico». È sbagliato dunque attribuire qualsiasi sintomo alla stanchezza e fondamentale tener conto di indizi come smarrimento di attenzione e arrossamenti, in un’ottica di prevenzione che comincia già dalle pareti domestiche, utilizzando occhiali riposanti, evitando di passare troppe ore davanti a uno schermo, mantenendo le giuste distanze da televisore e computer.
«Come Unione italiana ciechi a livello regionale – continua la presidentessa – abbiamo un’importante legge, la 284 del 1997, sottoscritta con la Regione Sicilia – Assessorato alla Sanità, che prevede un progetto dedicato alla prevenzione della cecità». Una convenzione che si rinnova ogni tre anni e che permette programmi educativi e riabilitativi, ambulatori oculistici in cui annualmente vengono eseguite visite complete a 30 euro e che nel 2015 in Sicilia hanno visto la presenza di 8.500 persone, e l’unità mobile, ovvero il camper che ospita il laboratorio oculistico itinerante.
Tra gli obiettivi della nuova direzione anche quella di aprire un protocollo per gli screening neonatali al Policlinico di Catania, per prevenire cataratte precoci e problemi legati alla vista. «I bambini li ho nel cuore», dice Puglisi. «Spesso vengono da noi persone che non fanno controlli regolari, quindi il problema possono essere sia le lenti che non vanno più sia la cataratta che dev’essere operata», racconta – tra una visita e l’altra – la dottoressa Elena Ciulla, che presta gratuitamente servizio nel pulmino. Le situazioni e gli approcci, spiega, cambiano di quartiere in quartiere. E la porta del camper è sempre aperta a tutti. «Oltre a fare entrare il freddo – scherza la dottoressa – è un segnale di benvenuto per chi desidera oltrepassarla».