La storia della criminalità organizzata, la sua rappresentazione nell'immaginario cinematografico. Ma anche la legislazione antimafia attraverso i processi e l'infiltrazione nell'immigrazione. Solo alcuni dei temi che, il prossimo anno accademico, saranno trattati in una serie di lezioni interdisciplinari all'università di Catania, insieme alle associazioni cittadine. Un ciclo di incontri intitolato al magistrato Titta Scidà
Unict, un laboratorio su territorio e mafie L’iniziativa dedicata al magistrato Scidà
Un laboratorio tra diversi dipartimenti e discipline per affrontare la tematica mafiosa sotto molteplici sfaccettature. Dalla storia all’impatto sulla società passando per i rapporti internazionali. È l’iniziativa dell’ateneo di Catania che, nel corso del prossimo anno accademico, ospiterà il ciclo d’incontri dal titolo Cittadinanza, territorio, mafie sul modello della formula utilizzata l’anno scorso con i Gender lab. «La proposta è stata lanciata qualche mese fa, in occasione della presentazione degli scritti del magistrato Giambattista Scidà», racconta Antonio Pioletti, docente del dipartimento di Scienze umanistiche e coordinatore del progetto. E il ciclo sarà intitolato proprio alla memoria di Titta Scidà, attivissimo membro della società civile etnea, per vent’anni presidente del Tribunale dei minori di Catania e scomparso due anni fa.
«L’anno scorso il nostro ateneo ha lanciato questa idea di laboratori trasversali, mi è sembrato doveroso trovare alcuni spunti – racconta Pioletti – Un tema che riguarda la formazione, ma anche le specializzazioni della nostra università, è proprio questo». I destinatari sono sempre gli studenti, «che sono anche cittadini», quindi le lezioni – composte da diversi moduli per un totale da 18 ore – sono rivolte principalmente a loro e permetteranno di conseguire tre crediti formativi. Ma, come successo per i laboratori di genere, sono aperte al pubblico. Non si tratterà di lezioni accademiche slegate dal tessuto cittadino, tiene a precisare il docente, quindi ad affiancare i professori saranno realtà come Libera, Cives pro civitate, la stessa associazione Scidà, Gapa, Addiopizzo, Legambiente, il teatro Stabile. «Vedere chi e come opera nel territorio».
Anche se il calendario è in corso di integrazioni, il docente fa qualche anticipazione svelando i primi sette macro-temi. Si parlerà di storia della criminalità organizzata, la sua rappresentazione nell’immaginario cinematografico, la Catania di Pippo Fava, antimafia sociale e i giovani a San Cristoforo. Ma ci sarà spazio anche per trattare l’aspetto legale, come le ecomafie, la legislazione antimafia attraverso i processi e l’infiltrazione nel mondo dell’immigrazione. «Sappiamo già che dovrebbero arrivare altre proposte da Ingegneria, Economia e Scienze della formazione – conclude Antonio Pioletti – È un’iniziativa aperta».