Unict, primo incontro tra i quattro candidati Statuto e governance uniscono e dividono

Primo incontro ufficiale per i quattro candidati alla carica di rettore dell’università di Catania per i prossimi sei anni. Moderati dal decano Mario Marino, Enrico Iachello, Vittorio Calabrese, Giacomo Pignataro e Giuseppe Vecchio venerdì scorso si sono confrontati sui programmi e si sono sottoposti alle domande di docenti, ricercatori e (pochi) studenti riuniti nell’aula magna del dipartimento di Ingegneria.

Molti i temi in comune tra i quattro, su tutti la certezza di trovarsi davanti a un mandato difficile, con il Paese immerso nella crisi e i fondi ministeriali in costante diminuzione. «Non eleggiamo un rettore taumaturgo che troverà i fondi», spiega Enrico Iachello. Secondo l’ex preside dell’ex facoltà di Lettere e filosofia una soluzione può essere l’accesso ai fondi premiali riservati agli atenei più attivi nella produzione di risultati. Allo stato attuale l’Ateneo catanese non si trova in una buona posizione, anche per il numero eccessivo di studenti fuoricorso, e il docente è chiaro: il rischio di non poter fare fronte a una spesa fondamentale come gli stipendi è reale. In linea con il principio della meritocrazia, le cariche di governo – secondo il prof. Iachello – vanno riservate solo ai docenti più produttivi. «Governi chi più lavora e produce».

«Un professore ordinario che si sente ricercatore», così si definisce Vittorio Calabrese. Il docente di Biochimica parla della marginalizzazione del comparto universitario, condizione che lo ha spinto alla candidatura per «contribuire a innestare processi virtuosi». La ricerca di fondi internazionali si accosta a una riorganizzazione della gestione dell’università che dovrebbe avvalersi, per il prof. Calabrese, di otto prorettori che affianchino il lavoro del magnifico.

«Siamo come una macchina che dissipa energia». Sceglie la metafora automobilistica Giacomo Pignataro. Concordando con Calabrese, il docente di Economia propone lo snellimento dell’apparato amministrativo, riassegnando il personale ai dipartimenti. Quello che manca, nota Pignataro, è il coordinamento tra le varie parti dell’Ateneo ma – sottolinea – devono essere sempre presenti i principi di autonomia e qualità. Per questo le risorse accantonate per la ricerca dovrebbero essere destinate ai gruppi di ricerca che le hanno generate.

Di consapevolezza e orgoglio del ruolo di docenti universitari parla Giuseppe Vecchio. Ribadendo la centralità dell’articolo 33 della Costituzione – che sancisce la libertà dell’insegnamento di arti e scienze – l’ex preside dell’ex facoltà di Scienze politiche punta l’attenzione sugli stakeholder: gli studenti. Più di 60mila, senza contare le famiglie, ai quali nei prossimi anni si potrebbe dover chiedere un ulteriore aumento delle tasse.

Il dibattito tra i candidati e l’assemblea si riscalda quando viene toccato il tema delle riforme da attuare sulla governance dell’Ateneo. Vittorio Calabrese propone una serie di modifiche allo statuto, punto dei programmi anche di altri due candidati, Giuseppe Vecchio (riferendosi al regolamento generale da riscrivere) e Giacomo Pignataro (sostenitore di un contratto per direttore generale che non superi la durata del mandato del rettore). Assolutamente contrario a una verifica della carta è Enrico Iachello. La prossima verifica dello statuto – sostiene – potrà essere fatta solo a partire dal 2016, al momento della scadenza dei mandati degli organi insediatisi da pochi mesi.

Nella struttura dell’incontro non c’è spazio per dilungarsi: molti i temi toccati di sfuggita che potranno essere approfonditi nel corso delle prossime quattro assemblee. Prossimo appuntamento giovedì 7, all’auditorium dell’ex Monastero dei Benedettini.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Si è svolta venerdì la prima delle cinque assemblee organizzate per permettere ai candidati rettore dell'Università di Catania di esporre i propri programmi. Enrico Iachello, Giacomo Pignataro, Giuseppe Vecchio e Vittorio Calabrese si sono confrontati su molti temi, su tutti quello economico. Ma c'è stato spazio anche per parlare - ancora una volta - delle ultime riforme dell'Ateneo catanese

Si è svolta venerdì la prima delle cinque assemblee organizzate per permettere ai candidati rettore dell'Università di Catania di esporre i propri programmi. Enrico Iachello, Giacomo Pignataro, Giuseppe Vecchio e Vittorio Calabrese si sono confrontati su molti temi, su tutti quello economico. Ma c'è stato spazio anche per parlare - ancora una volta - delle ultime riforme dell'Ateneo catanese

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]