«Vi invito a votare per l'amico Pippo». Con queste parole uno dei candidati alla carica di rettore all'Università di Catania, Vittorio Calabrese, ha comunicato ai colleghi quello che è un sostanziale ritiro dalla competizione. «Sono lieto di accettare il contributo di voti e di collaborazione che mi offre per ora e per il futuro e spero di poter contraccambiare con altrettanta generosità e affetto», risponde dal canto suo Giuseppe Vecchio
Unict, Calabrese converge verso Vecchio L’endorsement a due giorni dal voto
La decisione è stata comunicata del tutto inaspettatamente al termine della quinta assemblea per esporre i programmi ai colleghi, l’ultima. Vittorio Calabrese, uno dei quattro aspiranti alla carica di rettore dell’Università di Catania, ha chiesto di non votare per lui ma per un altro dei candidati, Pippo Vecchio, alle elezioni che si terranno domani.
Il nome del docente di Biochimica è ormai stampato sulle schede elettorali che professori, rappresentanti degli studenti e personale tecnico-amministrativo ritireranno giovedì per votare il successore del prof. Antonino Recca, così come sarà presente anche ai potenziali turni successivi. Quindi non è più possibile una rinuncia formale alla corsa, ma il regolamento permette la possibilità di indicare un candidato alternativo e Calabrese ha optato per l’ex preside dell’ex facoltà di Scienze politiche. Pippo Vecchio, dunque, oltre all’appoggio pubblico del magnifico uscente, mette da parte anche la fetta di voti provenienti dal collega di Medicina. Un nome proveniente da un’area – quella del Policlinico – da sempre tra le più ambite dai candidati alla poltrona più importante di palazzo Centrale, anche se in verità poco noto alla grande platea.
L’assemblea a villa Cerami, sede del Seminario giuridico, si è svolta come di consueto. Tempi serrati, il cui rispetto è vigilato dal decano Mario Marino, dichiarazioni iniziali e giri di domande dalla platea alle quali rispondere in quattro minuti. Per tutta la durata dell’incontro, nulla lascia presagire la decisione del prof. Calabrese. Durante l’ultimo turno a disposizione dei candidati, la dichiarazione alla quale nessuno degli altri tre – oltre al prof. Vecchio, Enrico Iachello e Giacomo Pignataro – ha potuto replicare.
«Mi sono molto arricchito, come uomo e come docente», spiega descrivendo l’ottimo rapporto che lo ha legato agli altri candidati nel periodo della corsa elettorale. In particolare con Pippo Vecchio, al quale – continua – lo lega anche una certa affinità nei programmi. «Dopo protratta riflessione ho deciso di comunicarvi apertamente la mia decisione di convergere ed appoggiare la sua candidatura». Quello che è in realtà ritiro, è considerato dal docente «un mio contributo sostanziale al governo dell’Ateneo». Da qui «vi invito a votare per l’amico Pippo».
La dichiarazione letta dal docente di Biochimica viene inviata in serata agli elettori assieme a una nota del prof. Vecchio. «Sono lieto di accettare il contributo di voti e di collaborazione che Vittorio Calabrese mi offre per ora e per il futuro e spero di poter contraccambiare con altrettanta generosità e affetto. Ovviamente – continua il docente – condivido le indicazioni programmatiche che Vittorio Calabrese ha segnalato come punti forti della nostra convergenza».