Una neomamma maltrattata dal compagno e dalla suocera  Convinti di tradimenti, chiedono il test del Dna sulla bimba

Lesioni personali e percosse aggravate. Sono questi i reati per cui sono stati denunciati madre e figlio, rispettivamente di 57 e 32 anni, ai danni della compagna dell’uomo. Dopo la nascita di una bambina, entrambi hanno cominciato a chiedere alla donna di effettuare il test del Dna sulla neonata paventando presunti tradimenti

La donna, già madre di un ragazzo affetto da deficit cognitivo avuto da una precedente relazione, durante il periodo della gravidanza ha preferito vivere a casa dei genitori. Poi, una volta nata la bambina, dietro insistenti richieste del 32enne è tornata ad abitare in una casa in via Archimede (nei pressi della stazione ferroviaria) insieme al compagno e alla suocera

A quel punto, sono iniziati episodi di violenza. Nell’ultimo caso, proprio mentre la donna era impegnata a fare le valigie per andare via di casa, sarebbe stata aggredita dalla suocera e dal compagno. Quest’ultimo, inoltre, avrebbe anche afferrato per il collo il figlio 13enne della compagna che era accorso in suo aiuto. La donna, a quel punto, lo avrebbe morso per fermarlo. Sul posto, avvisati da alcuni vicini di casa, sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo