Una legge da cambiare?

Domenica 12 giugno 2005 saremo chiamati alle urne per dare il nostro parere sull’l’abrogazione di alcuni articoli della legge 40/2004.

La legge in oggetto esclude la fecondazione eterologa, limita la fecondazione assistita alle coppie eterosessuali in età fertile e solo in presenza di accertata sterilità o infertilità, vieta il congelamento degli embrioni; assicura i diritti del concepito ma costringe la madre a subire l’impianto anche degli embrioni malati; vieta la ricerca scientifica sugli embrioni; ammette l’obiezione di coscienza.

Un esempio dell’applicazione di tale legge si è avuta con una sentenza del maggio 2004 con la quale il Tribunale di Catania ha respinto la richiesta di una coppia di coniugi (portatori sani di betatalassemia) di impiantare solo embrioni sani: secondo il giudice Felice Lima «gli ovuli fecondati vanno impiantati, anche se c’è il rischio che possano essere portatori di malattie genetiche». Un’altra coppia ha quindi preferito recarsi a Istanbul (Turchia) per permettere alla madre di essere fecondata con gli embrioni “sani”, in grado di salvare il figlio talassemico. Le coppie che si rivolgono ai centri italiani sono drasticamente calate di numero, mentre sono letteralmente esplosi i cosiddetti “viaggi della speranza”.

Cerchiamo di focalizzare meglio il problema: è almeno dal XVIII secolo che la scienza si interessa e studia delle tecniche per risolvere il problema della sterilità di coppia: casi documentati di procreazione assistita si hanno fin dal XIX secolo, per «esplodere» poi, letteralmente, durante la seconda guerra mondiale, allorquando molti soldati americani al fronte inviarono il proprio sperma alla moglie allo scopo di fecondarla artificialmente. Parallelamente alla diffusione cominciarono le critiche, i processi, le proposte di legge per porre un freno alla pratica. Il progresso, tuttavia, correva più veloce delle polemiche e il 25 luglio 1978 nacque Louise Brown (passata alla storia come la prima «bambina in provetta») grazie alla fecondazione in vitro. Le tecniche oggi sono molto migliorate e hanno dato vita a diverse metodologie.

La fecondazione può essere attuata in vivo (direttamente nel corpo della donna) o in vitro (extracorporea, in breve FIVET): si parla di fecondazione omologa (AIH) quando il seme appartiene al partner della donna e di fecondazione eterologa (AID) quando il seme proviene da un donatore esterno alla coppia. Mentre già con la fecondazione omologa si pone un problema a livello legislativo («cosa si intende per “coppia”?»), quella eterologa può produrre situazioni variegate che non sempre vengono accettate: esemplificando al massimo, i problemi nascono soprattutto dall’eventuale anonimato del donatore, dall’inseminazione post-mortem e dalla richiesta formulata da una donna sola o anziana o da una coppia lesbica.

Ma ad oggi il fenomeno della fecondazione assistita, come viene vissuto in altre zone del mondo:

FRANCIA: la fecondazione assistita è ammessa, e riservata a coppie sposate o conviventi. Vietate la locazione dell’utero e la fecondazione sia eterologa che post-mortem.

GERMANIA: ammessa, e riservata solo alle coppie sposate. La fecondazione eterologa in vitro è vietata, come pure l’inseminazione post-mortem, la maternità surrogata e la locazione dell’utero.

REGNO UNITO: ammessa, e riservata a coppie sposate o conviventi e a donne singole. Ammesse anche la locazione dell’utero e la fecondazione sia eterologa che post-mortem.

SPAGNA: ammessa, e riservata a coppie sposate o conviventi e a donne singole.Ammesse anche la donazione di ovuli e la fecondazione sia eterologa che post-mortem.

USA: profonde differenze tra stato e stato. Generalmente, però, è ammessa sia la fecondazione omologa che l’eterologa. Diffusa anche la maternità surrogata. La locazione dell’utero è possibile in California e in qualche altro stato.

Bene, credo che adesso abbiamo molte più informazioni per poterci recare alle urne con maggiore consapevolezza.

Per chi volesse informarsi precisamente sulla legge 40 e sulle domande poste per il referendum è possibile documentarsi attraverso i seguenti links:

Testo integrale della legge del 19/02/2004, n.40
Quesiti referendari completi ai quali siamo chiamati a rispondere.


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