Don Giovanni Tandurella, parroco della cattedrale di Piazza Armerina (in provincia di Enna) è finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta Avaritia. Divieto di esercitare per un anno e presentazione alla polizia per i due consiglieri di Gela
Un prete e due consiglieri comunali indagati per corruzione Tra ipotesi di reato anche truffa e circonvenzione d’incapace
Un sacerdote agli arresti domiciliari e altre tre persone indagate, compresi due consiglieri comunali di Gela (Caltanissetta). Per loro è stato disposto il divieto di esercitare per un anno in uffici direttivi di imprese o società e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono questi i provvedimenti adottati dal giudice per le indagini preliminari di Gela, ed eseguiti dai carabinieri, nei confronti di quattro persone indagate nell’ambito dell’inchiesta Avaritia.
I reati ipotizzati a vario titolo sono corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, circonvenzione d’incapace, truffa, appropriazione indebita e riciclaggio. Tra i destinatari del provvedimento cautelare personale c’è don Giovanni Tandurella, parroco della cattedrale di Piazza Armerina (Enna) ed ex presidente dell’Ipab Antonietta Aldisio e anche due consiglieri comunali di Gela.