L'iniziativa a capo d'orlando, nella villa della famiglia oggi sede di una fondazione culturale
Un museo con gli acquarelli e la vita di Casimiro Piccolo
L’INIZIATIVA A CAPO D’ORLANDO, NELLA VILLA DELLA FAMIGLIA OGGI SEDE DI UNA FONDAZIONE CULTURALE
Nasce a Villa Piccolo di Capo d’Orlando la Casimiroteca, spazio permanente al pianterreno della casa-museo, interamente dedicato alle Opere di Casimiro Piccolo, dipinti e fotografie, che sarà inaugurato ufficialmente il 1° marzo dal Presidente della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella Giuseppe Benedetto, e dal Sindaco, Enzo Sindoni.
Da lunedì 3 marzo il nuovo spazio sarà aperto al pubblico su prenotazione, da effettuare attraverso il nuovo sito internet fondazionepiccolo.it.
Casimiro Piccolo, fratello del poeta Lucio Piccolo (i due erano cugini di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’autore del celebro romanzo ‘Il Gattopardo’) è stato colui che nel 1970 ha dato vita alla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e questo nuovo ambiente è stato voluto, non a caso, proprio dalla Fondazione per valorizzare il contributo dato da questo artista allarte del Novecento e alla cultura contemporanea.
Tre le sale espositive della Casimiroteca: lingresso apre su una saletta in cui è raccolta una selezione di opere giovanili che rendono lidea della sua formazione. Acquerelli e ritratti sono, infatti, i soggetti preferiti da questo artista fin dagli inizi della sua avventura nel mondo dellarte. Qui i visitatori cominciano ad entrare in confidenza con il mondo di Casimiro e con la Sicilia del tempo, contrassegnata da paesaggi novecenteschi ormai perduti, ma immortalati grazie al pennello e allo sguardo del pittore.
Oltrepassando una tenda, si entra nelluniverso esoterico del barone di Calanovella: i trentacinque acquerelli magici spiccano nei loro colori e nella testimonianza di un mondo parallelo raccontato attraverso di essi, fatto di elfi, fate, gnomi, folletti, silfi e di tutti gli abitanti del bosco di Villa Piccolo. Le pareti verdi di questa sala consentono un gioco di penombre, grazie al quale il possibile diventa reale. Il visitatore, in tal modo, non è più un estraneo, ma diviene compartecipe di un percorso che lo porta ad uno sguardo altro sul mondo e sulla realtà.
Girando attorno alle teche nelle quali sono disposti gli acquerelli magici, si passa infine attraverso unultima porta che conduce in un ambiente raccolto: qui, una selezione di fotografie di Casimiro proiettate con soluzioni tecnologiche rendono lidea del suo genio artistico. Sguardi, volti, piante, ambienti, frammenti di vita sono raccontati attraverso le immagini del fotografo, al quale, pur guardando ad una realtà universale, cosmica, non sfugge il particolare e il tesoro che lobiettivo rende palese.