Un consiglio a Nelli Scilabra: rimetta il suo mandato nelle mani di Fausto Raciti

CONSEGNANDO LE DIMISSIONI AL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD, L’ASSESSORE REGIONALE SI TOGLIEREBBE UN GRANDE PESO E POTREBBE TORNARE A FARE POLITICA NEL SUO PARTITO

Qualche giorno fa – così almeno ci dicono – presso la segreteria generale dell’Ars, dopo undici o dodici annunci che si sono ripetuti nel corso di un anno o forse più, si sarebbe materializzato il disegno di legge di riforma della Formazione professionale in Sicilia. Con tutto il rispetto per chi ha lavorato a questo progetto, questa mossa sembra un mezzo per indurre i deputati di Sala d’Ercole a riconsiderare il giudizio negativo sull’attuale Governo regionale e, in particolare, sull’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra.

Sappiamo tutti che sull’assessore Scilabra pendono due mozioni di censura, con due richieste di dimissioni: una del centrodestra e l’altra del Movimento 5 Stelle. E sappiamo anche – l’abbiamo letto ieri sera nell’intervista della nostra Antonella Sferrazza al segretario regionale del PD siciliano, Fausto Raciti – che il gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Ars è orientato a votare la censura all’assessore Scilabra.

E’ inutile nascondere la testa sotto la sabbia, assessore Scilabra: nonostante i ‘magheggi’, parlamentari e non, messi in atto in questi giorni dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dal senatore Giuseppe Lumia, la censura nei suoi riguardi potrebbe essere approvata senza problemi dall’Assemblea regionale siciliana.

Che cosa ha intenzione di fare? Continuare a seguire nella loro folle corsa verso il baratro politico Lumia e Crocetta? Non ci sembra una scelta lungimirante.

Assessore Scilabra, al di là degli errori amministrativi commessi in questi anni nel settore della Formazione professionale – errori commessi da lei e, secondo noi, da chi l’ha mal consigliata – c’è, a monte, una questione politica sulla quale lei dovrebbe riflettere.

La politica si fa con i Partiti e dentro i Partiti. In democrazia parlamentare, una politica fatta al di fuori dei Partiti è un controsenso.

Lumia e Crocetta e, adesso, anche Davide Faraone e Giuseppe Lupo si sono messi fuori dal Partito al quale dicono di appartenere.

Il segretario del PD siciliano è Fausto Raciti. E’ lui che dà la linea politica. Chi non rispetta la linea politica di un Partito serio si mette automaticamente fuori dal Partito.

A lei già di guai gliene hanno creato tanti. Ma è ancora in tempo per tornare a fare politica nel suo Partito. E il suo Partito è uno: il PD.

Non le stiamo dicendo di dimettersi e di raccontare tutto quello che le hanno fatto fare da assessore. Le stiamo solo consigliando di rimettere il suo mandato di assessore nelle mani del segretario regionale del suo Partito. Punto.

Quale sarebbe l’alternativa a questo gesto di correttezza politica e istituzionale? Farsi ‘massacrare’ in Aula da due mozioni di censura, per poi dire definitivamente addio all’attività politica?

Assessore Scilabra, lei è giovane. Può capitare a tutti – anche in politica – di avere dei cattivi maestri. L’importante è ravvedersi in tempo. E lei è ancora in tempo per farlo.


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