Ugl: “Fermare la delocalizzazione”

 

“Malgrado le insistenti preoccupazioni espresse dal sindacato in merito al fenomeno della delocalizzazione, che soltanto in Sicilia potrebbe comportare la perdita di oltre 7 mila posti di lavoro, ad oggi la politica e le istituzioni hanno dimostrato la più totale indifferenza: l’Ugl denuncia la grave mancanza di attenzione ad oggi manifestata e preannuncia nuove iniziative di contrasto rispetto alla scelta di grandi e piccoli gruppi industriali, che trasferiscono la loro produzione in aree geografiche dove i costi del lavoro sono più bassi, penalizzando così i lavoratori nostrani”: è quanto si legge in una nota diffusa dal segretario regionale delle Telecomunicazioni Daniele Ruisi.

“Il fenomeno dell’esternazionalizzazione – precisa l’esponente dell’Ugl – non riguarda solo il mondo dei call center e, più in generale, delle telecomunicazioni, bensì svariati settori della vita produttiva del nostro Paese: ecco perché il sindacato, a seguito della manifestazione nazionale tenutasi a Palermo lo scorso 28 maggio, prosegue nella campagna di sensibilizzazione avviata a livello nazionale, anche attraverso una raccolta di firme promossa nelle piazze di tutta Italia”.

Le prossime azioni che il sindacato intende intraprendere per arginare il fenomeno saranno illustrate nell’ambito di una conferenza stampa che si terrà domani, giovedì 29 dicembre a partire dalle 10:00, presso la segreteria regionale di via Tripoli 11 a Palermo, alla presenza di Ruisi, del segretario dell’Unione Territoriale di Palermo Claudio Marchesini e del segretario provinciale delle Telecomunicazioni Antonio Vitti; prevista inoltre la presenza del responsabile della segreteria regionale del settore Giovanni Gorgone.

 

 


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