Ieri sera sala dercole ha approvato la legge sul cosiddetto albergo diffuso. Dopo le polemiche dei giorni scorsi (nostro articolo del 18 luglio) per i continui ritardi del parlamento siciliano che ne hanno impedito lapprovazione ed un ulteriore rinvio in commissione, è stato approvato il provvedimento che amplia il concetto e lofferta di ospitalità. Al turismo tradizionale si aggiunge un nuovo modello di ricettività che rilancia la fruibilità dei centri storici, dei borghi rurali, marinari e culturali.
Turismo: via libera dellArs allAlbergo diffuso
Ieri sera Sala dErcole ha approvato la legge sul cosiddetto Albergo diffuso. Dopo le polemiche dei giorni scorsi (nostro articolo del 18 luglio) per i continui ritardi del Parlamento siciliano che ne hanno impedito lapprovazione ed un ulteriore rinvio in Commissione, è stato approvato il provvedimento che amplia il concetto e lofferta di ospitalità. Al turismo tradizionale si aggiunge un nuovo modello di ricettività che rilancia la fruibilità dei centri storici, dei borghi rurali, marinari e culturali.
Un risultato che ha fatto cantare vittoria diversi gruppi parlamentari che si sono spesi durate liter che ha portato allapprovazione del testo di legge. Abbiamo raccolto le dichiarazioni di diversi parlamentari che pubblichiamo di seguito.
Si sono battuti sullAlbergo diffuso i parlamentari del Partito dei Siciliani (PdS/Mpa). Giovanni Lo Sciuto, Vincenzo Figuccia e Giovanni Greco hanno dichiarato: Esprimiamo soddisfazione per limportante risultato raggiunto con lapprovazione del testo di legge sullAlbergo diffuso. Rivendichiamo le origini culturali della sicilianità che ben emergono da testo e che hanno, da sempre, caratterizzano lazione politica del nostro Partito finalizzata proprio alla valorizzazione della Sicilia e delle sue peculiarità. Lo strumento contribuirà al rilancio del settore turistico e di tantissimi centri storici, borghi rurali, marinari e culturali, creando forme di occupazione di cui leconomia isolana ha tanto bisogno.
Alluscita dallAula, dopo lapprovazione del testo di legge abbiamo raccolto le impressioni a caldo del vicepresidente vicario della Commissione Bilancio e Programmazione,Vincenzo Vinciullo e del vice capogruppo del Pdl allArs, Marco Falcone.
Esprimiamo soddisfazione per lapprovazione in Aula dellArt.1 del disegno di legge. Grazie al nostro emendamento i benefici della legge sono estesi anche ai borghi rurali e marinari che, così, avranno la possibilità di essere valorizzati e riqualificati in aree ricettive, consentendone sviluppo e opportunità di lavoro.
Il Movimento 5 Stelle, forza politica che è stata un po la protagonista di questo provvedimento di legge, in un comunicato, esprime la soddisfazione per lapprovazione della legge sullAlbergo diffuso, sottolineandone la paternità. I grillini hanno battezzato la prima legge targata M5S (prima firmataria Claudia La Rocca), precisando che si tratta in assoluto della prima legge voluta dal Movimento in Italia. Diversi i punti esplicitati nel comunicato del citato Movimento.
Secondo i grillini, l’albergo diffuso è un nuovo modo di concepire lospitalità, complementare al turismo tradizionale, che rilancia la fruibilità dei centri storici delle città e dei paesi e pone le basi per nuova occupazione. La legge punta a dislocare gli alloggi per i turisti nelle abitazioni del centro storico e dei borghi marinari e rurali, garantendo a pochi metri da essi la presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti (ricevimento, sale comuni, bar, punto ristoro). I vantaggi principali dellalbergo diffuso – ha affermato Claudia La Rocca – sono il recupero del patrimonio edilizio dei centri storici per ricavarne degli alloggi per i turisti e largine allo spopolamento dei piccoli comuni, spesso lontani dai circuiti turistici tradizionali. La nascita degli alberghi diffusi punta inoltre a creare nuove opportunità occupazionali.
Lalbergo diffuso – si legge nella premessa dellatto parlamentare – accoglie il turista facendolo immergere nelle atmosfere autentiche della vita dei piccoli borghi e centri storici, aiutandolo a conoscere abitudini e usanze originarie, a vivere la quotidianità locale e a degustare prodotti enogastronomici tipici. Inoltre guarda alla salvaguardia dellambiente, al recupero urbanistico, alla valorizzazione delle tradizioni, dando al tempo stesso opportunità occupazionali e imprenditoriali, con ricadute positive sulle attività commerciali esistenti, nonché sui centri commerciali naturali.
Viene inoltre precisato lapproccio alla elaborazione de testo che, nella stesura del ddl, come avviene per tutti gli atti presentati dal gruppo parlamentare M5S, ha visto coinvolti cittadini ed attivisti.
Questa legge – ha sottolineato Giampiero Trizzino, presidente della Commissione che ha incardinato il ddl (la Commissione Ambiente che ha la delega al Turismo) – non è importante solo perché norma l’albergo diffuso, ma perché il riconoscimento giuridico di questo istituto consente di attingere ai fondi europei, cosa sui cui focalizzeremo la nostra attenzione. Un’altra cosa che tengo a far notare è che i giovani «inesperti» della politica sono i primi, e finora gli unici tra tutti e 90 i deputati dell’Ars ad aver fatto una legge parlamentare in questa legislatura. Non è autocelebrazione, ma i fatti parlano da soli.
Riportiamo anche la dichiarazione del Capogruppo del M5S allArs. Questo – ha dichiarato Giancarlo Cancelleri – è un provvedimento che favorisce la creazione dei posti di lavoro attraverso lo sviluppo del turismo e delle buone pratiche di decrescita. Servirà a far ripartire l’economia anche nelle piccole realtà che, grazie a questa legge, potranno dotarsi di veri e propri impianti di ricezione senza però dover spendere enormi capitali per la costruzione di mastodontici hotel. La ricchezza sta nei centri storici e riscoprirla e valorizzarla è un dovere di chi fa le leggi.
Soddisfazione viene espressa dal parlamentare del Pdl, Giorgio Assenza. Con lapprovazione di questa norma – ha detto il deputato di Ragusa – sarà possibile valorizzare i territori e i centri abitativi i quali, con minimi ed equilibrati interventi, potranno trasformarsi in zone residenziali e ricettive di straordinaria valenza, volàno sicuro per un comparto, quello del Turismo, essenziale per leconomia dellIsola.
Un albergo, dunque, su base orizzontale che, grazie allapprovazione di questa norma, consentirà la rivitalizzazione dei centri storici e il conseguenziale recupero di unità abitative oggi in disuso. Insomma – conclude l’esponente del Pdl all’Ars – si muoverà fortemente leconomia a partire proprio dagli interventi di recupero.
Fuori dal coro Confartigianato Sicilia. Dallassociazione abbiamo raccolto il giudizio sullapprovazione del testo che sblocca lAlbergo diffuso. Confartigianato plaude al varo del testo di legge, ma sottolinea che arriva con enorme ritardo. Tempi atavici della politica che hanno privato la Sicilia di uno strumento di sviluppo del territorio per troppi anni. Confartigianato per tre lunghi anni ha operato per promuovere questa nuova forma di ospitalità, presentando anche un corposo disegno di legge due anni fa che purtroppo non ha sortito alcun effetto. Oggi lapprovazione del testo di legge, che lassociazione saluta con soddisfazione, sancisce la regola che leconomia e limpresa debbono andare dietro la politica e il politico di turno che possa spingere listanza, e non il contrario. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, si sono persi tre anni importante per dare risposte concrete alle imprese, alloccupazione e ai territori.
Confartigianato da anni opera nella provincia di Enna con diversi Comuni e con la Provincia proprio per creare la rete necessaria a valorizzare lo strumento e i vantaggi dellAlbergo diffuso.
Foto di prima pagina tratta da siracusaturismo.net