Meno voucher per pernottamenti e guide turistiche, più pubblicità e la novità delle polizze assicurative per chi, arrivando in Sicilia, dovesse contrarre il Covid e avere esigenza di assistenza sanitaria. Sono questi gli accorgimenti che il governo regionale guidato da Nello Musumeci ha varato nell’ambito di See Sicily, il piano di promozione turistica lanciato per cercare di sostenere la ripresa di uno dei settori più colpiti dalla pandemia. L’iniziativa, che ha trovato i favori di albergatori e agenzie di viaggio, seppur non senza qualche frizione, ha attirato l’interesse anche fuori dai confini nazionali. «La semplice volontà della Regione di mettere in piedi questo intervento ha portato alla pubblicazione dell’iniziativa su diverse testate nazionali ed estere che dimostrano l’interesse spontaneo dei mass media», si legge in una del dipartimento regionale al Turismo.
Dall’assessorato guidato da Manlio Messina sono arrivate però indicazioni circa la necessità di rimodulare l’uso dei 75 milioni stanziati dal governo. Nello specifico si tratta di trasferire l’impiego di otto ttmilioni che, nell’ultimo aggiornamento del piano datato settembre 2020, ricadevano nelle voci «acquisto pernottamenti» e «acquisto servizi di guida turistica ed escursioni». Così facendo per le notti omaggio da regalare ai turisti che acquistano almeno due pernottamenti le somme passano da poco più di 37 milioni a 33,3 milioni mentre il capitolo da cui trarre i voucher gratuiti per l’ingresso ai musei (a partire da settembre) e usufruire dei tour guidati scende da 18 milioni di euro a poco più di 14. Il ricavato servirà perlopiù a potenziare la comunicazione del brand Sicilia. Un argomento che già l’anno scorso era stato al centro delle critiche che avevano riguardato la creazione del logo Sicilia – Your Happy Island.
Nella delibera votata a fine luglio dal governo Musumeci, il capitolo dedicato alla promozione sarà incrementato fino a sfiorare i 12 milioni di euro. Oltre il doppio rispetto a quanto previsto in prima battuta (4,8 milioni). «Tale proposta è legata all’importanza cruciale che l’attività promozionale riveste per la migliore riuscita dell’intervento SeeSicily – si legge nella nota del dipartimento Turismo – in considerazione della necessità di attivare iniziative diversificate per il raggiungimento di un mercato quanto più ampio possibile e che coinvolga tutti i mezzi di informazione e i social media, sensibilizzare i destinatari a scegliere la destinazione Sicilia e favorendo così un incremento dei flussi turistici. Inoltre – continua la nota – si intende garantire lo sviluppo evolutivo e il funzionamento della piattaforma attraverso cui sono gestiti i voucher a disposizione dei turisti, onde assicurare una puntuale ed efficiente erogazione dei servizi acquistati dall’amministrazione regionale. Ancora, il Dipartimento, al fine di verificare il corretto svolgimento di tutte le azioni dell’intervento in oggetto, si riserva di affidare, mediante apposita procedura a evidenza pubblica, il servizio di assistenza e monitoraggio della corretta e puntuale erogazione dei servizi da parte degli operatori economici coinvolti nell’intervento». Il restante milione degli otto recuperati verrà impiegato per l’acquisto di voucher relativi alla copertura assicurativa nel caso di contagio durante la permanenza in Sicilia.
La rimodulazione del piano See Sicily prevede anche un’altra modifica di carattere operativo. I voucher relativi agli sconti per i mezzi di trasporto, che dovrebbero partire da ottobre, non riguarderanno più soltanto gli aerei per raggiungere la Sicilia, ma anche i mezzi – come aliscafi e catamarani – per spostarsi all’interno della regione e per arrivare nelle isole minori. Inoltre, a differenza di quanto previsto in un primo tempo, la Regione è intenzionata a chiedere alle agenzie di viaggio l’applicazione degli sconti anziché acquistare da sé i voucher dalle compagnie aeree. La decisione nasce dall’impossibilità di mappare in maniera organica le offerte di voli per la Sicilia. «L’agenzia-tour operator applicherà tale scontistica anticipandone il relativo costo al momento del pagamento del pacchetto da parte del turista, salvo successivo rimborso da parte del dipartimento, previa comprova dell’effettivo esborso. Per tale attività – viene specificato nella proposta apprezzata dalla giunta Musumeci – l’agenzia-tour operator non avrà diritto ad alcun compenso».
Per dire se queste misure saranno apprezzate dagli operatori del settore sembra ancora presto. «Credo che ad oggi non ci sia nulla di fatto ma solo ipotesi – commenta a MeridioNews Giuseppe Ciminnisi presidente regionale di Fiavet, la federazione degli agenti di viaggio – Voglio essere fiducioso che l’assessore ed il direttore generale, nel rapporto sinergico di collaborazione, avranno cura di ascoltare le parti più rappresentative delle organizzazioni sindacali per la buona riuscita e funzionalità del progetto».
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