Le particolari situazioni geopolitiche vissute da nazioni come la Tunisia, l'Egitto e la Turchia potrebbero rivelarsi favorevoli per un incremento dei flussi turistici verso l'Isola. A dirlo è il capo di Institute of travel & tourism Steven Freudmann. Con il quale la Regione ha firmato oggi una partnership
Turismo, accordo con colosso britannico Itt «Sicilia favorita dalle tensioni internazionali»
Fare della Sicilia una delle mete preferite dei turisti britannici. Questo l’obiettivo della convenzione presentata oggi a Palermo dall’assessorato regionale al Turismo. A partecipare è stato anche il capo di Itt (Institute of travel & tourism) Steven Freudmann. La società rappresenta, tra gli altri, società come British Airways e Booking, e ha chiuso una partnership per incrementare i flussi tra Regno Unito e l’Isola.
«A fronte delle difficoltà registrate in molti mercati, come la Tunisia, l’Egitto e la Turchia, l’Isola costituisce una valida alternativa, uno sbocco e un’opportunità per il turista britannico», ha detto Freudmann. Che ha poi sottolineato come a essere maggiormente interessati al turismo esterno siano non tanto i cittadini londinesi, ma quelli che vivono in altre aree del Regno Unito come Manchester, Liverpool e Glasgow. Con percentuali in crescita, nonostante il tanto temuto effetto Brexit.
Nel 2014, la Sicilia è stata la quinta regione d’Italia per visite dalla Gran Bretagna, dopo Toscana, Veneto, Lazio e Lombardia. «Una delle priorità – ha concluso Freudmann – è organizzare in Sicilia una grande conferenza che raduni operatori turistici inglesi e compagnie aeree. Speriamo di organizzarla l’anno prossimo che sarà anche l’anno dedicato alla cultura».