Truffa aggravata all’Unione europea da parte di due imprenditori agricoli della provincia di Messina. Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, nelle domande per ottenere i contributi dell’Unione Europea, per le campagne agricole 2018-2022, i due avrebbero attestato la conduzione di superfici agricole di cui non avrebbero avuto alcuna legittima disponibilità. Secondo quanto emerso […]
Foto di Marios Gkortsilas
Due imprenditori messinesi truffano l’Unione europea: «Aiutati dal centro assistenza agricola»
Truffa aggravata all’Unione europea da parte di due imprenditori agricoli della provincia di Messina. Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, nelle domande per ottenere i contributi dell’Unione Europea, per le campagne agricole 2018-2022, i due avrebbero attestato la conduzione di superfici agricole di cui non avrebbero avuto alcuna legittima disponibilità.

Secondo quanto emerso dalle investigazioni, gli imprenditori agricoli sarebbero stati aiutati da due operatori del Centro di assistenza agricola (Caa) che avrebbero omesso di effettuare i controlli sulla consistenza aziendale presentata dagli imprenditori in sede di istanza, non rilevando la falsa indicazione sul possesso dei fondi agricoli: in realtà condotti in locazione da terzi o sulla base di contratti scaduti e non rinnovati. Questa falsa rappresentazione, insieme all’omesso controllo, avrebbe indotto in errore l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e favorito l’indebito percepimento dei contributi pubblici.
Così, il reparto di tutela agroalimentare dei carabinieri di Messina ha eseguito un decreto emesso dall’ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Messina su richiesta della sede di Palermo della procura europea che ha disposto il sequestro preventivo di denaro e disponibilità finanziarie o, anche per equivalente, di altri beni o utilità di proprietà degli indagati, fino a oltre 160mila euro, ovvero il profitto di reato commesso da due ditte individuali con il concorso di due operatori del Centro di assistenza agricola.
Il provvedimento è scaturito da un’attività d’indagine su fascicoli aziendali riconducibili a imprenditori agricoli che, negli ultimi anni, avevano percepito ingenti contributi pubblici riservati al comparto agricolo
ed erogati dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea).