Tifoseria soddisfatta per aver sfatato il tabù delle due vittorie consecutive: «Adesso possiamo giocare con la testa libera, senza angoscia». C’è però anche chi invita alla prudenza: «Teniamo i piedi per terra, pensiamo a una gara alla volta»
Trapani, la salvezza virtualmente conquistata «Puntiamo i play off, sognare non costa nulla»
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Con il successo di misura sul Livorno, il Trapani sfata il tabù delle due vittorie consecutive e si regala una salvezza che appare ormai virtualmente acquisita: a dieci giornate dal termine, infatti, i granata si trovano in nona posizione in classifica a quota 47 punti, più 13 dalla zona play out. Un divario che, seppur non significhi salvezza matematica, lascia la possibilità di dormire sonni tranquilli. Ciò che però avvalora ulteriormente l’andamento dei siciliani in questo ultimo scorcio di campionato è il riaffacciarsi prepotentemente nelle zone che contano: la squadra di Cosmi è a soli due punti dall’ottavo posto, mentre le lunghezze che separano Citro e compagni dalla terza piazza sono appena cinque. D’altronde non si può essere sorpresi più di tanto visto che il Trapani è la squadra con il rendimento migliore della serie cadetta da sei giornate a questa parte. I granata corrono tanto e con la vittoria sugli amaranto hanno conquistato la prima vittoria casalinga del nuovo anno. Un motivo in più per festeggiare.
I tifosi non hanno perso tempo per celebrare l’obiettivo ormai raggiunto. «Ancora una volta – sentenzia Marcello – la nostra società è riuscita a fare in modo che si raggiungesse questo traguardo. Bravi Cosmi e Faggiano, bravo Morace, bravi i calciatori e i tifosi. Nel calcio contano i risultati». Vito, invece, dà molto peso al tabù sfatato relativo alle due vittorie consecutive: «Finalmente ne mettiamo due in fila. Continuiamo così, ora siamo a tre punti dal traguardo della salvezza». Chi sembra deluso per un risultato che ad alcuni appare striminzito è Tony: «Buona partita del Trapani, anche se si poteva fare di più contro un Livorno quasi rassegnato». Come già accennato, quella contro i toscani è stata la prima vittoria interna del 2016. Il successo mancava dalla gara contro il Bari dello scorso dicembre, anche quella volta sotto il segno dello stesso marcatore. «Al Provinciale – scrive Gualtiero – con Fazio avevamo chiuso e con Fazio abbiamo riaperto. Tre punti preziosissimi».
A non restare esaltato dal ritmo del match è Stellario che però, al contempo, individua almeno due migliori in campo tra i granata: «Partita noiosa, ma è sempre bello vedere giocare Petkovic. Pagliarulo insuperabile anche oggi, poi sufficienza per tutti. L’obiettivo era vincere e così è stato, bravi ragazzi». Ignazio si concentra invece sul fatto che ultimamente la squadra granata è stata fatale per diversi tecnici: «Salta anche Panucci, abbiamo fatto fuori l’ennesimo allenatore». Con la salvezza ormai ipotecata, il discorso si sposta inevitabilmente sui possibili futuri obiettivi: la zona play off, d’altronde, è a portata di mano: «Con la testa libera dall’obiettivo primario – scrive Diego – non abbiamo più nulla da perdere: è chiaro che ormai dobbiamo provarci». Anche Caterina la pensa così e rivolge un pensiero già alla prossima gara contro lo Spezia: «Tre punti importanti, a La Spezia anche un punto sarebbe buono. Sono abbastanza ottimista sui play off».
A pensare che gli spareggi valevoli per la promozione a fine campionato siano a portata di mano è pure Giuseppe: «Che bello giocare le prossime partite senza quell’angoscia della zona pericolosa. Adesso guardiamo in su e anche se abbiamo molte squadre davanti faccio notare che siamo a cinque punti dal terzo posto». Sulla stessa scia anche il commento di Franco: «Grandi ragazzi traguardo quasi tagliato, poi ci possiamo concentrare su qualcosa di più prestigioso». C’è però anche chi ci va più cauto: «Intanto – scrive Andrea – pensiamo che dobbiamo giocare dieci finali perché manca ancora la salvezza matematica. Io credo nei play off, sarebbe un premio per noi e per questi ragazzi». Luca, invece, invita tutti quanti a essere realistici e a non volare sulle ali dell’entusiasmo: «Picciotti, i piedi teniamoli a terra. Pensiamo a una partita alla volta».