Un gol di Verre da 40 metri ferma la rimonta e spegne il sogno dei granata, in vantaggio fin da subito con Citro. Una mancata promozione che non cancella quanto di buono fatto vedere dagli uomini di Serse Cosmi, in lacrime a fine partita, durante tutta una stagione
Trapani beffato da un gol da 40 metri L’ 1-1 col Pescara non basta per la A
Il sogno del Trapani finisce tra le lacrime e gli applausi dei tifosi in un Provinciale gremito, che ha offerto cori e coreografie da Serie A per tutti i 90 minuti della finale di ritorno dei play–off di Serie B. Il Pescara strappa un 1-1 che vuol dire promozione per gli abruzzesi. Gli uomini di Serse Cosmi buttano il cuore sul campo in una gara dalla straordinaria intensità. Una determinazione che paga fin da subito. Bastano cinque minuti infatti ai granata per passare in vantaggio. Dopo un calcio di punizione sbagliato dal biancazzurro Pasquato, Coronado lancia Citro che parte sul filo del fuorigioco, entra in area e con un sinistro a giro batte Fiorillo. L’1-0 però non è sufficiente al Trapani, che ha bisogno di un’altra rete per completare la rimonta dopo il 2-0 subito all’Adriatico.
Il primo tempo è praticamente quasi tutto di marca granata, con i trapanesi arrembanti e il Pescara che preferisce aspettare nella propria metà campo. La frenesia però tradisce i ragazzi di Cosmi, troppo spesso imprecisi nei passaggi, che si spengono tra le maglie della retroguardia degli abruzzesi. Dopo il gol di Citro gli animi si infiammano e fioccano i cartellini gialli. In pochi minuti vengono ammoniti Torreira e i granata Fazio, Scognamiglio e Coronado. Tante le incursioni in area dei trapanesi, ma la più pericolosa arriva al 23′, quando Fiorillo è bravo a sventare un tentativo di Coronado raggiunto da un cross dalla sinistra di Rizzato. Poco dopo è Citro a sfiorare il 2-0 con un tiro che finisce di poco a lato. Al 35′ però è Nicolas a compiere il miracolo. Lapadula – in ombra fino a quel momento – viene messo a tu per tu con il portiere da Pasquato, abile ad approfittare di un’amnesia difensiva. Il numero uno granata però resta in piedi fino all’ultimo e il bomber non può fare altro che tirargli addosso. E Nicolas viene chiamato in causa anche dopo pochi secondi con un intervento su Caprari, fra i più in forma della sua squadra.
Nella seconda frazione di gioco il Trapani paga le tante energie spese e il Pescara viene fuori. Passano appena cinque minuti e i granata perdono Fazio per infortunio, al suo posto entra Barillà. È solo il preludio di quello che sarebbe accaduto di lì a pochi minuti. Verre riceve palla sulla tre quarti avversaria da una deviazione fortuita dell’arbitro e lascia partire un pallonetto che si insacca alle spalle di Nicolas, appena fuori dai pali. Il pareggio taglia le gambe al Trapani e la gara si fa ancora più tesa. Al 64′ gli uomini di cosmi restano in dieci per l’espulsione di Scognamiglio per fallo da ultimo uomo su Lapadula lanciato a rete. La panchina granata protesta, l’azione sarebbe stata propiziata da un fallo non riscontrato su Petkovic, molto mobile come sempre. Viene allontanato anche il direttore sportivo Faggiano, mentre Cosmi decide di buttare nella mischia anche Ciaramitaro e Montalto. Proprio i nuovi entrati confezionano l’occasione più nitida del secondo tempo a ridosso del fischio finale.
Nicolas 8 – Si fa trovare di poco fuori dai pali per il gran gol di Verre, ma determinante è stato l’assist involontario dell’arbitro. Compie un miracolo su Lapadula e para tutto il parabile
Perticone 5 – Il suo passaggio rischioso viene deviato dall’arbitro e consente a Verre di segnare il gol promozione da 40 metri. Per il resto non gioca una brutta gara ma questo errore pesa tantissimo.
Pagliarulo 6 – Il migliore della retroguardia granata. Solido e roccioso non commette grossi errori.
Scognamiglio 5.5 – Partita nervosa la sua. Lascia la squadra in 10 in un momento fondamentale della gara, ma non può fare altrimenti per fermare Lapadula. Tenta di metterci l’esperienza, ma l’arbitro se ne accorge e lo punisce.
Fazio 6 – Ammonito nei primi minuti della partita, capisce subito che deve limitare gli interventi rischiosi. Si fa notare per un paio di discese sulla destra. Costretto a uscire per un infortunio poco dopo l’inizio della ripresa. Al suo posto Barillà.
Eramo 6,5 – Tanto lavoro oscuro come di consueto. Dopo l’infortunio di Fazio si sposta sulla destra e continua a macinare chilometri fino al termine della gara.
Nizzetto 6,5 – È uno dei maggiori tenutari della grinta di Cosmi. Uno degli ultimi ad arrendersi, si prende anche un giallo e per questo il tecnico lo toglie dalla partita.
Coronado 6.5 – Parte forte mettendo in difficoltà spesso il proprio avversario. Confeziona per Citro l’assist dell’1-0. Si spegne sul finale di gara.
Rizzato 7 – Spina nel fianco nella difesa del Pescara. I suoi cross creano sempre problemi e per poco non confeziona l’assist per
Citro 7 – Il suo sinistro dopo appena cinque minuti illuede il Provinciale, è il più pericoloso dei suoi. Impensierisce più volte Fiorillo con le sue incursioni. Proprio il portiere biancazzurro gli nega la doppietta nel primo tempo.
Petkovic 6 – Lavora molto per sé e per gli altri, ma manca di efficacia sotto porta. Svaria sul fronte offensivo senza rendersi mai veramente pericoloso.
Cosmi 8 – Se il Trapani è arrivato fin qui grande merito va a un allenatore capace di instillare nei suoi giocatori una grinta incredibile. Vive la gara come se la giocasse insieme ai suoi ragazzi. Le sue lacrime a fine partita sono la fotografia del sogno infranto e dell’attaccamento verso quanto di buono creato.
Barillà 6.5 – Risente dell’infortunio al ginocchio ma si posiziona bene in campo dopo l’uscita di Fazio.
Ciaramitaro 6 – Gioca pochi minuti, entra quando la partita è già compromessa.
Montalto 6 – Buttato insieme a Ciaramitaro nella mischia per tentare il tutto per tutto, ci prova, ma senza risultato.