Le agenzie di stampa, oggi pomeriggio, hanno battuto una notizia terribile. Un uomo, a vittoria, in provincia di ragusa, disperato perché la sua casa era stata messa all'asta da una banca che non riusciva più a pagare, si e' dato fuoco. Sono rimaste ustionate anche la moglie, la figlia e due agenti di polizia.
Tragedia a Vittoria: la banca gli toglie la casa, un uomo di 64 anni si dà fuoco
Le agenzie di stampa, oggi pomeriggio, hanno battuto una notizia terribile. Un uomo, a Vittoria, in provincia di Ragusa, disperato perché la sua casa era stata messa all’asta da una banca che non riusciva più a pagare, si e’ dato fuoco. Sono rimaste ustionate anche la moglie, la figlia e due agenti di polizia.
L’uomo si chiama Giovanni Guarascio, 64 anni. Sua moglie, Giorgia Fama’, pure lei di 64 anni. Le loro condizioni sono state giudicate molto gravi. Piu’ lievi le bruciature per la figlia della coppia, mentre sarebbe preoccupante anche lo stato di uno dei poliziotti che ha tentato di soccorrerlo.
A quanto pare, la casa era stata messa all’asta per 26mila euro. Lui aveva un debito di 10mila euro. Si, avete capito bene: diecimila euro. Da piangere. Il gesto disperato quando gli agenti si sono recati a casa sua per buttarlo fuori, con regolare mandato. Una umiliazione mista a disperazione che non ha sopportato.
Quella delle case pignorate o messe all’asta da Istituti di Credito sempre più esigenti è ormai una emergenza sociale. Nel 2012 quasi 46mila famiglie sono state costrette a lasciare la propria casa perche non riuscivano piu a far fronte alle rate del mutuo. Un vero e proprio boom di provvedimenti del genere, in crescita del 22,8% a livello nazionale, mentre in Sicilia, come vi abbiamo raccontato qui, peggio: nel capoluogo siciliano nel 2012 sono aumentati del 208% rispetto al 2001, ovvero 1301 famiglie rimaste senza tetto. A Messina 499 i pignoramenti, alias + 69%.
Insomma, le banche italiane, dopo aver ricevuto 274,6 miliardi di prestiti triennali al tasso dell1% dalla Bce, hanno pensato bene di abbellire i bilanci e pagare i dividendi ai loro azionisti. Tutto il resto, per loro, è noia…
Senza timore di smentita lo hanno detto a chiare lettere lAdusbef e Federconsumatori: Le banche italiane, dopo aver ricevuto 274,6 miliardi di prestiti triennali al tasso dell1% dalla Bce, invece di dare ossigeno a famiglie e PMI strozzate ed usurate per far ripartire leconomia, usano quella massa monetaria per abbellire i bilanci e pagare i dividendi ai loro azionisti, in particolare alle esose Fondazioni Bancarie, mettendo in mezzo ad una strada migliaia di consumatori impossibilitati a pagare le rate dei mutui a causa della crisi prodotta dai banchieri. A conferma di quanto il sistema finanziario che ci governa a livello europeo, con relative metastasi nei singoli Paesi, sia pensato per sostenere i poteri forti e schiacciare i comuni mortali.(as)
Care banche: 1800 case pignorate a Messina e Palermo