Oltre tremila chilometri da percorrere per incontrare 50 produttori e raccontare il mondo della produzione vinicola: a distanza di dieci anni dal primo giro in Vespa, il ristoratore palermitano si rimette in marcia. «Alcune cantine non le conosco neanche, voglio avere il primo impatto»
Tra i sentieri del vino col pulmino Volkswagen Il viaggio on the road di Gianfranco Cammarata
Un pulmino Volkswagen, di quelli anni ’70 che continuano ad animare il desiderio di viaggiare dei giovani di ogni epoca, la passione per il vino e la voglia di esplorare gli angoli più reconditi della Sicilia: c’è tutto questo nel nuovo progetto di Gianfranco Cammarata, il ristoratore palermitano che ha deciso di percorrere in lungo e largo l’isola per conoscere le realtà locali che producono alcuni tra i più rinomati e apprezzati vini. Il viaggio comincerà martedì 19 settembre dal capoluogo siciliano e si snoderà attraverso tremila chilometri, per una ventina di giorni. Il periodo scelto non è casuale: tra settembre e ottobre, infatti, la vendemmia siciliana dà il meglio di se. Una cinquantina i produttori che Cammarata ha deciso di incontrare; si tratta soprattutto di piccole realtà ma anche di alcuni grandi nomi del vino – tra cui il doc Mamertino e la famiglia Tasca, che costituiscono la storia dell’enologia in Sicilia – che sono legati in ogni caso dall’amore per il territorio.
«Alcune cantine non le conosco neanche, voglio avere il primo impatto» racconta il ristoratore, che da anni in città è noto per aver fondato il locale Arrè gusto in via Paternostro. «Sarò da solo ma l’idea è per ogni tappa di portare un testimonial non necessariamente legato al mondo del vino». Cammarata non è nuovo a questo tipo di esperienze: nel 2008 aveva affrontato un altro viaggio tra i filari, quella volta a bordo di una Vespa, che era poi stato immortatalato in un libro pubblicato dalla Regione Siciliana. E l’obiettivo di questa seconda edizione è quello di «raccontare cosa è successo nel mondo della produzione vinicola in questi dieci anni».
Gianfranco poi terrà un diario di bordo sul sito www.inviaggiotraifilari.it, per narrare la varietà dei vigneti che crescono tra le scogliere o si abbarbicano alle pendici dell’Etna, coltivati tra il caldo afoso dell’entroterra o rinfrescate dalla brezza marina. Spazio poi anche ai luoghi e alle persone, tra nuove tendenze e tradizioni che restano. «L’idea è quella di prendere come pretesto il vino – spiega ancora Cammarata – per parlare di Sicilia a 360 gradi. Anche l’itinerario potrebbe cambiare, tutto sarà ispirato dal momento, così come vuole l’ideale di libertà e spensieratezza a cui rimanda il furgoncino che userò per attraversare la Sicilia». Rispetto al viaggio precedente, poi, quali saranno le differenze? «Beh, sicuramente i social – sorride – coi quali racconterò altri sprazzi del viaggio. Nel 2008 poi, quando ero in Vespa, avevo con me una tenda da campeggio che però ho usato poco. L’ospitalità siciliana infatti si conferma sempre, spesso i produttori mi lasciavano dormire nelle loro cantine o mi mettevano a disposizione case e alberghi».
Il progetto di Cammarata vede una decina di sponsor privati e potrebbe rivelarsi la seconda puntata di una trilogia sul vino, visto che il ristoratore pensa a «un nuovo giro della Sicilia, da fare questa volta nei porti attraverso un’imbarcazione privata». Anche questa volta, inoltre, la volontà della Regione è di pubblicare le gesta e gli incontri di Gianfranco, in una pubblicazione che sarà presentata al prossimo Vinitaly.