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Tra calcio e metropolitana, patron dell’Avellino in trasferta Fiore: «Alla stazione Cibali solo in visita. Pronta a maggio»
Calcio e infrastrutture. Il binomio è quello che ha caratterizzato la domenica catanese di Angelo Antonio D’Agostino. Imprenditore irpino del settore costruzioni, presidente dell’Avellino Calcio e, da gennaio, scorso nel consiglio direttivo della Lega Pro. Per cinque anni parlamentare di Scelta Civica, D’Agostino ha acquistato il colosso degli appalti Tecnis. Nello scorso fine settimana, ha seguito la trasferta della squadra campana allo stadio Angelo Massimino di Catania, terminata per 3-1 a favore del team etneo. Nonostante la sconfitta, il viaggio in Sicilia di D’Agostino non è stato sprecato: nei panni di imprenditore edile, infatti, è andato a fare una visita al cantiere della metropolitana della stazione Cibali. Che, dopo tante lungaggini, dovrebbe aprire ormai a breve.
La visita di D’Agostino, accompagnato dalla moglie e presidente della D’Agostino group Antonella Gensale, è stato immortalato anche in alcuni scatti finiti in un post pubblicato sulla pagina Facebook del gruppo imprenditoriale. Un contenuto poi rimosso nella tarda mattinata di ieri. «Il titolare della ditta è sceso in Sicilia ed è passato da lì. Noi non ne sapevamo nulla e non c’eravamo. Non si può dire che sia stato un vero e proprio sopralluogo», dice a MeridioNews il direttore tecnico di Ferrovia circumetnea Salvatore Fiore.
«I lavori sono in fase di completamento – assicura – Le opere importanti sono tutte finite. Sono in corso le ultime attività a impianti elettrici, controsoffitti e finiture. La pausa pasquale – aggiunge – potrebbe fare allungare di qualche giorno ma, come avevamo già preventivato, la fine dei lavori è prevista tra fine aprile e inizio maggio». Poi, si passerà alle prove e alle verifiche funzionali: ascensori, scale mobili, impianto antincendio. «L’obiettivo è e resta aprire entro maggio. Covid permettendo – sottolinea Fiore – perché purtroppo, in questo periodo di pandemia, basta un solo contagio in una azienda per paralizzare le attività».
Dopo il fallimento dell’ex colosso Sigenco, il crollo dell’impresa Tecnis e la crisi del gruppo Pessina, tutto è passato nelle mani di D’Agostino Costruzioni. Superate le prime difficoltà amministrative dovute al subentro, che avevano fatto paventare alla stazione appaltante anche la possibilità di procedere a definire l’azienda inadempiente se i lavori non fossero stati completati entro l’ennesima scadenza fissata, nell’ultimo periodo tutto sembra procedere secondo i tempi previsti. Nell’aprile del 2017, MeridioNews aveva pubblicato un video in cui si vedeva un piccolo fiume scorrere all’interno della stazione. Da quel momento, un susseguirsi di scadenze non rispettate per l’inaugurazione: prima varie date nel 2018, poi altre nel 2019, fino a un non meglio precisato mese del 2020.