Era stato scoperto dai militari della guardia di finanza durante il lockdown, ad aprile. Al suo interno operava anche un uomo vicino al clan mafioso della Noce. L'attività illegale era ripartita, la struttura era stata rifornita con oltre dieci tonnellate di frutta fresca
Torna attivo il mercato ortofrutticolo abusivo Violati i sigilli del capannone sequestrato
Quelli del piccolo mercato ortofrutticolo abusivo scoperto dalla guardia di finanza durante il lockdown ci riprovano. Violati i sigilli della struttura, che era stata posta sotto sequestro. Nel corso del primo intervento delle fiamme gialle, oltre a constatare la presenza ingiustificata di circa 20 persone – tra clienti e fornitori –, fu accertata la presenza di un soggetto risultato contiguo agli ambienti mafiosi del clan della Noce.
L’uomo, già destinatario di un’ordinanza restrittiva, nonostante il divieto di non allontanamento dal proprio domicilio nelle ore notturne, gestiva di fatto il commercio abusivo risultando soggetto attivo nella compravendita di prodotti ortofrutticoli per conto di una società nei cui confronti la prefettura di Palermo ha emesso un provvedimento antimafia interdittivo.
Ebbene, nell’ambito di più recenti attività di controllo economico del territorio i Finanzieri hanno constatato la violazione dei sigilli apposti sull’ingresso del capannone, lo stato dei locali variato, la presenza di oltre 10mila chili di frutta pronta alla vendita e tre lavoratori intenti a caricare e scaricare delle casse piene di frutta all’interno della struttura.
Le Fiamme Gialle hanno proceduto, quindi, al sequestro amministrativo del capannone e della frutta fresca che è stata prontamente donata a varie associazioni benefiche di Palermo. Il responsabile dell’effrazione, D.S., 56 anni, è stato denunciato per violazione di sigilli.