La deputata del gruppo Misto ha depositato un'interrogazione rivolta ai ministeri della Transizione ecologica e alla Cultura. «Anche se di rilevanza regionale, parliamo pur sempre di un'area di grande importanza», afferma
Timpa di Leucatia, Suriano chiede chiarezza sui lavori L’argomento sarà discusso in commissione Ambiente
«Sappiamo che la competenza sia prettamente regionale, ma vogliamo sollevare la questione anche a livello nazionale e mettere a corrente il Ministero». I riflettori sulla timpa di Leucatia sono ancora accesi. Il cantiere – sospeso il mese scorso – nel polmone verde sul monte Paolillo adesso finisce anche tra i banchi del parlamento, con un’interrogazione depositata dalla deputata del gruppo Misto Simona Suriano in commissione Ambiente. L’area naturale era stata interessata dai lavori di rifacimento di un fabbricato di proprietà di Dusty Immobiliare che, con le autorizzazioni ottenute da parte della Soprintendenza e del Genio civile, aveva ripreso le opere in cantiere nel 2020 dopo un fermo disposto dal tribunale circa dieci anni prima.
L’arrivo dei camion carichi di terra e gli interventi degli operai su Monte Paolillo negli ultimi mesi avevano spinto le associazioni ambientaliste cittadine Sicilia Antica e Stelle Ambiente a segnalare il cantiere che, secondo gli attivisti sorgeva su un’area sensibile dal punto di vista storico e naturale. L’argomento è arrivato a Palazzo degli Elefanti con una richiesta di accesso agli atti da parte del consigliere Graziano Bonaccorsi, per poi passare all’Assemblea regionale siciliana, dove la deputata Regionale dei cinquestelle Gianina Ciancio ha richiesto gli atti alla Soprintendenza regionale. Sul fronte amministrativo locale, le azioni che si sono susseguite hanno portato gli uffici comunali a richiedere i documenti che erano stati sequestrati nel 2009 dopo una denuncia da parte di Legambiente. Le prime verifiche effettuate dai funzionari dell’ente hanno fatto scattare il sequestro momentaneo del cantiere con un provvedimento del 30 aprile. Secondo il Comune, il cartello del cantiere riportava un numero diverso da quello specificato nella dichiarazione di inizio attività presentata dalla ditta. Inoltre, nello stesso provvedimento di sospensione provvisoria, il settore urbanistica specificava che nel cartello viene indicato un permesso di costruire mai rilasciato.
Su l’area vige un vincolo paesaggistico di natura generica. Dal canto suo, l’amministratrice della Dusty Immobiliare Rossella Pezzino de Geronimo ha sempre difeso la bontà dei lavori, sottolineando che il cantiere rispetta i criteri stabiliti dagli enti preposti. Attualmente i lavori sono stati sospesi. Adesso, con l’interrogazione in commissione, Suriano vuole coinvolgere i ministeri affinché «siano a conoscenza dei fatti e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere per garantire la tutela dell’area interessata e sottoposta a vincoli», come viene specificato nel documento depositato dalla parlamentare. «Sappiamo che i ministeri non hanno una diretta competenza – commenta Suriano alla nostra testata – Ma parliamo pur sempre di un’area di alto interesse storico-culturale. Spero che attraverso questa interrogazione si faccia chiarezza. Non sappiamo ancora quando l’argomento sarà discusso in commissione».