Ieri, a palermo, sembrava tornato il 68: cortei di studenti, slogan sul diritto allalloggio. Una manfestazione di piazza sullonda di un suggesivo blocchiamo tutto day. Tutto tranne lelegante negozio h&m di via magliocco, a due passi dalla centralissima piazza ungheria. Dove, invece, gli eleganti ingressi venivano presi dassalto da una folla di giovani richiamati dalla presentazione della linea low cost di versace, come potete vedere nelle fotografie scattate ieri mattina. Rivoluzione sì, ma con le griffé.
The al curaro – Palermo tra i rivoluzionari e la linea low cost di Versace…
Ieri, a Palermo, sembrava tornato il 68: cortei di studenti, slogan sul diritto allalloggio. Una manfestazione di piazza sullonda di un suggesivo Blocchiamo tutto day. Tutto tranne lelegante negozio H&M di via Magliocco, a due passi dalla centralissima Piazza Ungheria. Dove, invece, gli eleganti ingressi venivano presi dassalto da una folla di giovani richiamati dalla presentazione della linea low cost di Versace, come potete vedere nelle fotografie scattate ieri mattina. Rivoluzione sì, ma con le griffé.
Certo, è sbagliato mescolare i giovani in jeans e giubotto che vogliono cambiare il mondo (la celebre canzone di Gino Paoli con i celebri quattro amici al bar) con altri giovani a caccia dei nuovi capi di Versace. Però fa un certo effetto vedere le due scene in simultanea: in via Magliocco i ragazzi che fanno la fila per entrare nel negozio H&M e, a meno di duecento metri, i ragazzi che imbrattano la sede dellAgenzia delle Entrate (vedere sempre le fotografie).
La nostra simpatia va a quelli che ancora credono che bisogna cambiare il mondo, magari evitando di imbrattare i muri per dedicarsi, invece, ai libri della vita, oltre che ai libri della scuola.
Ciò posto, non possiamo non interrogarci sui contrasti stridenti. Così come non possiamo far finta di non accorgerci che la voglia di cambiare il mondo, almeno a Palermo, tra i ragazzi dei licei e, in generale, delle scuole superiori si presenta ogni anno a metà novembre. Uno spirito rivoluzionario che si protrae fino al 23 dicembre quando – casualmente – cominciano le vacanze di Natale. Per poi scomparire del tutto il giorno dopo lEpifania che, almeno a Palermo, si porta via proprio tutto, anche quelli che un tempo si chiamavano i marxisti immaginari…