Dal 30 settembre il caffè-libreria catanese ha chiuso i battenti per mancato rinnovo dell'affitto dei locali. Molte le dichiarazioni di solidarietà dalla società catanese, ma la ricerca di spazi nuovi non ha avuto fino ad ora risultati positivi. «Nessuno screzio con la proprietà, che però è stata categorica» spiega Antonio Romeo, titolare della libreria
Tertulia chiude, il titolare assicura «Stiamo lavorando alla riapertura»
«Il marchio continua ad essere registrato e la società attiva, ma siamo chiusi perché i proprietari, dopo 13 anni, non hanno voluto rinnovare laffitto. Nessuna motivazione specifica se non il fatto che rivogliono limmobile». Con queste parole Antonio Romeo, titolare del caffè-libreria Tertulia di Catania, ha spiegato il problema che si trova ad affrontare. Dal 30 settembre scorso e dopo molti anni di attività culturale, la fucina per autori importanti come Pietro Barcellona, Antonio Di Grado, Manlio Sgalambro, Franco Battiato, Elvira Seminara e Lorella Zanardo, ma anche per giovani autori catanesi e siciliani che hanno avuto il loro momento di gloria letterario, è chiusa.
Il proprietario non ha voluto sentire ragioni: la decisione è definitiva e Tertulia dovrà sgomberare i locali. «Moltissime persone hanno provato a parlargli, sia amici comuni che il suo avvocato sottolineando il fatto che la libreria dà lavoro a sei, sette dipendenti e porta avanti un’apprezzata attività culturale. Tuttavia non ha voluto cambiare idea» spiega Romeo.
Non sono chiare dunque le motivazioni per cui il caffè-libreria di via Michele Rapisardi, a due passi dal teatro Massimo Bellini, abbia chiuso i battenti. Nessuno screzio con la proprietà, che tuttavia secondo Romeo forse non ha dimenticato il fastidio per una vicenda condominiale di oltre dieci anni fa: «Dopo circa due anni dall’apertura e dopo aver sostenuto una spesa di ristrutturazione di 500 milioni di lire, siamo stati costretti a chiudere per due mesi a causa di alcuni lavori condominiali di cui non eravamo informati . Abbiamo fatto ricorso al giudice e abbiamo vinto, riuscendo ad avere un risarcimento da parte dei condomini». La questione, però, non interessò in modo diretto i proprietari dei locali della libreria.
La ricerca di locali alternativi non ha ancora prodotto risultati soddisfacenti, anche se molte persone, compreso il sindaco Raffaele Stancanelli, si sono dette disponibili ad aiutare il caffè letterario catanese. «Abbiamo ricevuto molta solidarietà, ma la situazione rimane invariata. Speriamo di poter annunciare presto la nuova riapertura. Noi dello staff ci contiamo».
[Foto di Tertulia]