Terranova, Mancuso, Livatino, Saetta, Rostagno, eroi quasi dimenticati

 

di Aldo Penna

I morti per mafia compongono un elenco così lungo che a vederli su un’immensa lapide tutti insieme somigliano ai nomi scolpiti su un campo di sterminio. A futura memoria, perché di orrori non ne accadano più.

Gli uomini però hanno la tendenza a dimenticare, a volte per comodità, altre per vigliaccheria, altre per interesse, oppure soltanto perché il presente è così drammatico che drena ogni energia e il passato rimane qualcosa dietro di noi, inesplorato, anche se l’abbiamo percorso.

Lungo il sanguinario quindicennio che va dalla fine degli anni 70 a metà degli anni 90, come un fatto epidemico cadono tutti i vertici politici, giudiziari, di polizia impegnati nella lotta alla mafia. Ma come accade oramai da alcuni anni ad alcuni è dedicato il ricordo e la fanfara a tanti altri solo una corona di fiori su una lapide o davanti una targa.

Dal 21 al 26 settembre di anni diversi ma drammaticamente vicini, cadono il giudice Rosario Livatino ucciso in un agguato mentre percorreva in auto e senza scorta la statale tra Agrigento e Canicatti. Cesare Terranova e Lenin Mancuso massacrati in auto. E nello stesso anno il 1988, a distanza di un giorno l’uno dall’altro, il giudice Antonio Saetta e il figlio a Canicattì, e Mauro Rostagno a Trapani. Giorni scanditi da una barbarie ancora non cancellata stanno lì, ogni anno a reclamare che insieme alla vita di queste figure eroiche e drammatiche non svanisca anche il ricordo. L’oblio della dimenticanza, qualcosa che stende una fredda coltre su vite che invece palpitavano. Su uomini che non hanno mai voluto “lasciar perdere”. Uomini che non hanno mai voluto riconoscere una acquiescenza dello Stato verso un potere cui molti vertici delle istituzioni si inchinavano.

Le radici della mafia e della mentalità mafiosa così diffusa, vanno recise intervenendo sulla scuola. Mentre Falcone e Borsellino morivano un ragazzo di dieci anni divenuto poi giovane boss veniva addestrato all’uso delle armi.
L’antimafia vera non si scrive come una preghiera negli Statuti, non si recita come una litania scorrendo i grani di un rosario. L’antimafia si pratica ricordando Terranova, Mancuso, Saetta, Livatino e Rostagno e i valori che difendevano. Si pratica cancellando quei vecchi e nuovi privilegi che comprimono e compromettono i diritti di cittadinanza. E impedendo che in perfetto stile trasformistico in nome di una nuova e finta professione di fede si continui negli affari di sempre.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]