Opere per un totale di 40 milioni di euro. Ne hanno discusso oggi, presso la sede del Distretto Sicilia di Terna, in via Castellana, i rappresentanti della società che gestisce la rete elettrica nazionale e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Un incontro utile anche a confrontarsi sulla possibilità di future iniziative di interesse sociale, […]
Terna incontra il sindaco Lagalla: il punto sulle opere da 40 milioni che coinvolgono Palermo
Opere per un totale di 40 milioni di euro. Ne hanno discusso oggi, presso la sede del Distretto Sicilia di Terna, in via Castellana, i rappresentanti della società che gestisce la rete elettrica nazionale e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Un incontro utile anche a confrontarsi sulla possibilità di future iniziative di interesse sociale, da realizzare nel Palermitano. La riunione si è conclusa con la visita della sala di controllo del dispacciamento, il nodo da cui si gestisce la rete elettrica regionale, e della stazione elettrica di Bellolampo, strategica per il servizio di trasmissione dell’energia dell’area. Solo parte degli interventi di Terna sull’Isola, dove la società – con 330 dipendenti in Sicilia -, gestisce oltre 4.500 chilometri di linee ad alta e altissima tensione e 81 stazioni elettriche.
A Palermo è al momento in corso il piano di ammodernamento dell’infrastruttura elettrica cittadina, con l’obiettivo di renderla più efficiente e sostenibile. Con uno specifico accordo tra Terna e il Comune, è stato previsto anche un piano di ripavimentazione e asfaltatura di tutte le aree interessate dai lavori. Tra le opere regionali che coinvolgono anche il capoluogo, ci sono poi il collegamento Chiaramonte Gulfi–Ciminna – per il quale è in corso la procedura necessaria all’avvio dei cantieri – e gli elettrodotti Caracoli–Ciminna (attualmente in iter autorizzativo) e Partinico–Fulgatore. Entrambi questi ultimi consentiranno la connessione tra l’elettrodotto Chiaramonte Gulfi–Ciminna e il ramo est del Tyrrhenian Link – il doppio cavo sottomarino che collegherà la Sicilia con Campania e Sardegna -, per rafforzare la stabilità del sistema elettrico nella Sicilia occidentale.