Termini Imerese: la sceneggiata finto-industrial-automobilistica continua

SENZA RITEGNO, UNA POLITICA VUOTA CONTINUA A PROMETTERE CIO’ CHE E’ IMPOSSIBILE. FORSE L’UNICA COSA VERA DI QUESTA VICENDA SONO I SOLDI PUBBLICI CHE DOVRANNO SPARIRE PER LASCIARE I CITTADINI DI QUESTO CENTRO CON GLI OCCHI PIENI E LE MANI VUOTE. LA POSIZIONE DELLA CISL E LE CONSIDERAZIONI DI RICCARDO NUTI (MOVIMENTO 5 STELLE)

Continua il serial a puntate sulla rinascita finto-industriale di Termini Imerese. Dopo le recite degli anni passati – con mirabolanti progetti di rilancio dell’industria automobilistica uno più balordo dell’altro – è arrivato il nuovo ‘investitore’. L’ennesima presa in giro.

“Ben vengano tutte le proposte industriali che possano far ripartire il sito industriale di Termini Imerese, ma si faccia presto, da troppo tempo si parla di progetti e mai di tempi certi, ora chiediamo certezze”, dicono Mimmo Milazzo, Segretario Cisl Palermo Trapani e Ludovico Guercio Segretario Fim Cisl Palermo Trapani, che ancora non si rassegnano alla realtà.

Intervenendo sulla vertenza Fiat di Termini Imerese, al termine del tavolo che si è tenuto ieri al Ministero dello Sviluppo economico, i due sindacalisti dimostrano di non aver capito il gioco in atto. Vanno ancora dietro alla follia industriale che non ha né capo, né coda.

Ieri, si legge nel comunicato della Cisl, “è stato presentato ai sindacati un progetto di reindustrializzazione nel settore delle auto elettriche e ibride per lo stabilimento, portato avanti da un’azienda del settore costituita alcuni mesi fa, la Grifa Spa. L’obiettivo è produrre a regime circa 35 mila vetture.

“L’Azienda intende entrare a pieno regime nel giro di diciotto mesi – commenta Giovanni Scavuzzo della Segreteria provinciale Fim Cisl – ci rivedremo il prossimo 8 luglio con la Grisa. Restano da chiarire tanti aspetti, da quello industriale e quello occupazionale e i dettagli sugli investimenti. I suoi rappresentanti oggi presenti al tavolo (ieri per chi legge ndr) hanno fatto sapere intanto di attendere l’accordo di programma con il Mise per lo start up”.

Intanto entro novembre, ha annunciato la Regione, saranno assegnati dei capannoni a Termini alla Mossi e Ghisolfi, che intende sviluppare le attività di produzione di biocarburante di seconda generazione.

“Anche in questo caso l’Azienda attende il contratto di sviluppo”.

“Gli ammortizzatori sociali scadranno a dicembre – concludono Milazzo e Guercio – si accelerino i tempi, entro l’anno devono partire le nuove attività per poi entrare a pieno regime nei mesi successivi. Da troppo tempo i lavoratori attendono certezze sulla reindustrializzazione, nei prossimi mesi verificheremo nel concreto il piano presentato oggi, ci auguriamo che dalle proposte si passi presto ai fatti concreti”.

Molto diverso il commento del parlamentare del Movimento 5 Stelle, Riccardo Nuti. 

“Altro che luce in fondo al tunnel, il tavolo tecnico svolto oggi (ieri per chi legge ndr) al Ministero dello Sviluppo economico è stato di una superficialità imbarazzante”.

“L’esposizione del primo progetto di Grifa – afferma il deputato – non è mai entrata nel merito. Nessuna cifra è stata indicata sui soldi da investire, sia pubblici che privati. Non c’è stata nessuna esposizione delle analisi di mercato, cui si faceva cenno. Nessun numero sul personale necessario. Ancor più vaghe le parole sui fornitori, tra i quali si accennava a Fiat, nonostante tutto quello che è accaduto. L’unica richiesta concreta effettuata è stata quella di altri ammortizzatori sociali. Se questa è la luce in fondo al tunnel delle prese in giro, oggi è stata prolungata la strada”.

 

 

Redazione

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