Terme di Sciacca, la città in attesa della Regione Possibile gestione Asp, dopo la chiamata di Alfano

Potrebbero ancora essere fonte di guadagno e occupazione per il territorio. Invece le
Terme di Sciacca attraversano una fase di declino che adesso, però, potrebbe subire un’inversione di tendenza: merito dell’ostinata volontà del Comune agrigentino di rilanciare il turismo. E di una telefonata, quella che il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha fatto al presidente Rosario Crocetta dopo una visita a Sciacca. 

Da diversi mesi, il sindaco Fabrizio Di Paola sta provando a convincere il governatore a non spegnere i riflettori sul complesso termale. L’impresa è ardua. La
Regione Sicilia è socio unico delle terme, ma a marzo, sotto la guida del commissario Carlo Turricciano, si è deciso di chiudere lo stabilimento. Senza intravedere un futuro alternativo, visto che anche l’atteso bando di privatizzazione, promesso dagli assessori all’Economia Alessandro Baccei e al Turismo Cleo Li Calzi, è finito nel dimenticatoio. La giunta regionale non aveva però fatto i conti con l’interessamento del ministro dell’Interno, Angelino Alfano che, in visita a Sciacca nel mese di maggio, ha sottolineato l’urgenza di «azioni concrete». Poche parole che hanno aperto uno spiraglio. È seguito un incontro tra il sindaco Di Paola e il governatore Crocetta, avvenuto alla fine di maggio: la strada che la Regione proverà a percorrere è quella della gestione affidata all’Asp finalizzata alle cure termali. Il presidente avrebbe già inviato un atto d’indirizzo agli uffici competenti.

Nei primi giorni di giugno i responsabili dell’azienda sanitaria provinciale, accompagnati dal sindaco, avrebbero fatto un primo sopralluogo alle Terme, manifestando interesse per la possibile gestione. Ma i cittadini di Sciacca aspettano di sapere quale sarà il futuro dell’intero impianto. «Invito la Regione a muoversi prestissimo – afferma a MeridioNews il sindaco Di Paola – per sbloccare l’attività di un bene che per noi non è un problema, ma una risorsa». Il primo cittadino negli ultimi mesi aveva chiesto un incontro a gran voce al presidente Crocetta senza avere risultati. Decisivo è stato l’intervento del ministro Alfano, originario di Agrigento. Arrivato nelle settimane scorse a Sciacca per una inaugurazione si è soffermato sulla vicenda delle Terme: «Il problema è molto grave – ha dichiarato – dobbiamo essere concreti. L’unico che ha offerto un progetto realizzabile per il rilancio è il sindaco». Alle dichiarazioni sono seguiti i fatti. Crocetta ha deciso di ricevere Di Paola dopo una telefonata ricevuta dal titolare del Viminale.

Dagli anni ’50 agli anni ’90 le terme sono state gestite come azienda pubblica con il sistema del bilancio in pareggio. Se si contraeva un debito, era la Regione a pagare per mantenere in equilibrio i conti. Dal 1999 questo sistema non ha funzionato, la Regione spendeva somme che non riusciva a recuperare, per questo, con la legge Capodicasa si decise di mettere in liquidazione le aziende di Sciacca e Acireale. «Nel 2005 fu fatto l’errore più grande – dichiara il sindaco – decidendo la creazione di una s.p.a a cui la Regione trasferiva i debiti della vecchia gestione, senza conferire capitale. Lo stabilimento ha così funzionato solo con i suoi introiti, ma doveva sempre pagare i debiti pregressi. Nel 2009 anche la s.p.a. fu commissariata. Si sarebbe dovuta emanare questa famosa manifestazione di interesse per privatizzare la gestione. E’ avvenuta una volta ai tempi dell’assessore Armao – ricorda Di Paola – ma quel bando, per le modalità con cui fu fatto, andò deserto». 


La chiusura delle Terme di Sciacca è stata deliberata il 6 marzo. L’amministrazione ha evidenziato da subito «il gravissimo disagio sociale» e «il danno al patrimonio» ricevuto. Tra le varie richieste fatte a Palermo c’è lo sblocco di 800mila euro destinati dalla Regione al termalismo. Ma anche dopo l’incontro tra Crocetta e Di Paola si è giunti a una soluzione solo parziale. «La struttura è in stato di abbandono – sottolinea il sindaco – c’è una condizione di degrado che sarà difficile da recuperare, per non parlare – conclude – di crica 50 lavoratori stagionali che, in caso di chiusura definitiva, perderebbero il lavoro».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]