Due ragazze di origine bosniaca sono state bloccate dalla polizia in un condominio di via Scammacca. Trovato una sorte di grimaldello in plastica. Una delle due, in stato di gravidanza, si è sporcata con del sangue dopo essersi tagliata con una forcina
Tentato furto in appartamento, fermate due giovani In Questura si ferisce per simulare minaccia di aborto
E’ stata fermata all’interno di un condominio di via Scammacca con una sorta di grimaldello per entrare negli appartamenti. Una ragazza bosniaca di origine rom, in stato di gravidanza, è stata portata in questura, dove ha provato a simulare un aborto, chiudendosi in bagno e ferendosi con una forcina. Portata al pronto soccorso, i medici hanno chiarito la situazione e la ventenne, Romina Spaic, già con precedenti penali, è stata arrestata.
Insieme a lei è coinvolta un’altra giovane. Le due ragazze il pomeriggio del 2 marzo sono state notate all’interno di un condominio in via Scammacca. E’ scattata la segnalazione alla polizia, probabilmente da parte di un residente. Gli agenti sono intervenuti trovando due donne ben vestite mentre scendevano le scale. Dalla perquisizione è emerso un ritaglio di plastica rigida, ricavato da una bottiglia di detersivo per stoviglie. Secondo la polizia, l’attrezzo viene spesso usato come grimaldello per aprire le porte degli appartamenti. Il pezzo di plastica viene infatti inserito tra lo stipite e la serratura.
Le due donne sono state quindi portate in Questura e, con notevoli difficoltà, identificate. Entrambe sono risultate pregiudicate. Romina Spaic, 20 anni, in particolare, sarebbe dovuta essere agli arresti domiciliari a Roma a causa di una condanna per reati contro il patrimonio.
Durante le operazioni di identificazione, quest’ultima ha chiesto di andare in bagno. Dopo pochi minuti è uscita con delle macchie di sangue sul vestito, spiegando che si trattava di una minaccia di aborto. Accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Santo Bambino, i medici hanno accertato che la donna si era inflitta dei tagli, probabilmente con una forcina per capelli.
E’ stata quindi trasferita nel carcere di Piazza Lanza, nonostante sia al quinto mese di gravidanza. Per la seconda ragazza sono state avviate le procedure di espulsione.