Mostrare l'arte contemporanea in luoghi inediti, ogni volta diversi e con un'idea di fondo: i luoghi non sono uno spazio fisico ma il risultato di relazioni e progettazioni. Il primo appuntamento, in via Plebiscito, sarà con gli schermi pittorici di Stefania Zocco
Temporaryplaces, l’arte in luoghi privati Si comincia venerdì 20 all’Antico corso
Temporaryplaces è un ciclo di mostre realizzate in luoghi privati che ospitano temporaneamente eventi espositivi. Il primo appuntamento è per venerdì 20 febbraio alle 17 in via Plebiscito 765, a cura di Katiuscia Pompili di Parking 095.
Partendo dal presupposto che i luoghi non sono solo uno spazio fisico ma il risultato di progettazioni, relazioni e integrazioni più o meno riuscite, la possibilità di usare siti privati permette di conoscere angoli di città inaspettati, nuove esperienze abitative e di confrontarsi individualmente con le persone che decidono di accogliere il progetto. Il primo appuntamento con Temporaryplaces sarà quindi ospitato in un edificio da ristrutturare all’interno di un cortile, nel quartiere popolare Antico Corso, in cui una ex scuola è stata trasformata in una serie di case con orti e giardini.
Stefania Zocco è la prima artista invitata. la sua ricerca riflette sul concetto di visione del reale ormai inevitabilmente condizionato dall’alta definizione del video. L’artista – modicana che vive e lavora a Londra -, decisa a tornare alla realtà tangibile cerca di ridefinirne la percezione attraverso la materia, la stratificazione di colore e l’inclusione dello spazio architettonico. La scelta del colore a olio permette a Stefania Zocco di creare un effetto slow motion trasmesso dal caratteristico assorbimento lento del pigmento mischiato all’olio di lino, il risultato è una superficie pittorica piatta la cui definizione ricorda quella di uno schermo in alta definizione.
L’artista con il suo inedito progetto Stillpainting sottolinea l’iper realtà a cui il nostro occhio è abituato dalla risoluzione sempre maggiore dei nuovi video e utilizza il linguaggio tecnico per indicare i suoi schermi pittorici che si espandono nello spazio fino a definirlo e contenerlo. Stratificazione architettonica, pittorica ma anche musicale: dopo l’opening è prevista una performance sonora dell’originale progetto SpinaSanta.