Anche la seconda stagione della ripartenza del Teatro Musco di Catania porta la firma della direttrice artistica Francesca Ferro, che ha allestito, anche per la programmazione 2022-2023, un cartellone ricco ed eterogeneo, con sette spettacoli della tradizione, quattro grandi eventi e sei appuntamenti con il teatro contemporaneo. «Il Musco – spiega Francesca Ferro – è un teatro da duecento posti che deve vivere tutto l’anno. Uno spazio conviviale, un presidio culturale aperto ogni giorno. Era giusto pensare ad una stagione che comprendesse forme d’arte per tutti i gusti e per tutte le età».
Il nuovo cartellone è stato presentato nella sala dello storico teatro di via Umberto. Sul palco, oltre alla direttrice, anche i registi Antonello Capodici, Giampaolo Romania e Rosario Minardi, che si alterneranno nella direzione degli spettacoli della tradizione. Spazio anche ai protagonisti: Gino Astorina aprirà e chiuderà il cartellone con Fiat Voluntas Dei e Capra… ma non troppo; Eduardo Saitta sarà il protagonista di Cittadino Nofrio di Russo Giusti e poi, con papà Salvo Saitta, tornerà sul palco con Il giorno della civetta di Sciascia; Rosario Minardi sarà protagonista de I mafiusi di la Vicaria oltre a dirigere Giuseppe Castiglia ne Il padre di famiglia; infine, Totino La Mantia e Toti Mancuso saranno i protagonisti di un nuovo allestimento de La cena dei cretini che si preannuncia scoppiettante. Protagonisti dei grandi eventi saranno invece il già citato Vittorio Sgarbi e poi Romina Mondello, Elisabetta Pozzi e Veronica Pivetti. Tra le date del contemporaneo, infine, anche due produzioni del Teatro Mobile di Catania, Riccardo u terzu, adattato e diretto da Francesca Ferro, e Deadbook di Francesco Maria Attardi che avrà una grande particolarità: sarà il pubblico a scegliere gli snodi narrativi e il destino dei protagonisti.
«Abbiamo riaperto solo cinque mesi fa – evidenzia il regista Antonello Capodici – e, dai ferri arrugginiti davanti alla porta, siamo riusciti a far rivivere questo luogo storico, a creare un posto sempre aperto, pieno anche di giovani che studiano e si confrontano. Un teatro inclusivo. Ora dobbiamo insistere». «Questo teatro era stato messo da parte, lo abbiamo voluto far rinascere per l’amore che abbiamo verso Catania», spiegano gli imprenditori culturali Carlo Auteri e Mario Fraello, che dopo il successo del Teatro ABC, realtà affermata ormai da anni, nonostante il momento complicatissimo legato alla pandemia, hanno voluto scommettere anche sulla rinascita del Musco. «Questo è il teatro storico della città – aggiungono – dove sono nati tutti i grandi, da Turi Ferro ad Angelo Musco, e non poteva rimanere chiuso. La prossima stagione ci saranno grandi eventi, ad esempio Vittorio Sgarbi che farà uno spettacolo su Canova, ma anche tutti i beniamini del pubblico catanese, da Giuseppe Castiglia a Gino Astorina, da Toti e Totino e Salvo ed Eduardo Saitta». La date di tutti gli spettacoli verranno comunicate successivamente.
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