Tasse universitarie astronomiche

Domanda: ultima tassa da pagare? Risposta: Si…ma che cifra astronomica!

 

Questo è il piccolo dialogo che ha spaventato gli studenti del nostro ateneo. “Spavento” è una parola quanto mai usata ad hoc, considerato che le cifre di alcuni bollettini delle tasse universitarie raggiungevano anche i mille euro.

 

Escamotage dell’università per recuperare denaro? No, errore di tanti studenti che hanno avuto problemi con l’informatica. Difatti queste cifre non rappresentano altro che dei dati che i computer hanno rielaborato dopo le immatricolazioni. Spieghiamoci meglio: a ottobre, una gran quantità di ragazzi che si è iscritta via internet, ha commesso un piccolo sbaglio di inserimento alla voce che richiedeva il reddito familiare. Alla compilazione delle tasse, effettuata da computer, considerata l’enorme mole degli iscritti al nostro ateneo, tutti coloro che hanno commesso degli errori d’inserimento dati, si sono ritrovati una brutta sorpresina all’interno della cassetta postale. Sottolineiamo che non tutti hanno commesso lo sbaglio, e che quindi molti hanno pagato una tassa “normale”.

 

Lieto fine: il senato accademico, riunitosi il 29 marzo ha deliberato che la data di scadenza per il pagamento delle tasse sarà prorogata fino al 21 aprile, in modo da recarsi in segreteria e correggere eventuali strafalcioni che rendevano il reddito familiare degno di Berlusconi, e che chi ha già pagato la tassa che scadeva il 28 marzo, usufruirà del rimborso dell’esubero versato. Gli organi collegiali dell’Università hanno infine stabilito di prorogare fino a martedì 5 aprile il termine di pagamento della rata per quegli studenti laureandi che, avendo chiesto inizialmente l’iscrizione “con riserva”, non sono riusciti a concludere gli studi nei termini preventivati.

 

A conclusione resta da riflettere sui pregi e i difetti di una telematica che nel 2005 stenta ancora a decollare in Sicilia. Ma forse è un bene…


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