Tasse e fatturazioni, rivoluzione digitale Aumentano transazioni via pc e smartphone

Se non è una rivoluzione, quasi vi si avvicina. Dal primo ottobre i pagamenti tramite l’amato e odiato modulo F24, per gli importi superiori ai mille euro, dovranno essere effettuati per via telematica. Lo stabilisce una misura adottata dal governo nel cosiddetto decreto Irpef ed entrata in vigore da ieri. Per i titolari di aziende, gli enti, i cittadini ma anche i Centri di assistenza fiscale non sarà più obbligatoria la classica fila in banca, ma basterà un collegamento internet. L’addebito verrà registrato direttamente sul conto corrente e il versamento sarà effettuato attraverso le sezioni riservate nel portale dell’Agenzia delle entrate, in quello di Poste italiane oppure della propria banca. Il vecchio modello rimane utilizzabile solo per i saldi con importi inferiori ai mille euro.

Quella introdotta da ieri non è l’unica novità relativa alle transazioni online contenuta nella misura del governo guidata da Matteo Renzi. Dal 31 marzo 2015, infatti, sarà obbligatoria la fatturazione elettronica per tutti i pagamenti dovuti dalle pubbliche amministrazioni. Per assicurare la tracciabilità, le fatture elettroniche dovranno riportare gli appositi codici identificativi.

Ed è proprio la sicurezza uno dei fattori che preoccupa gli utenti, sia in fase di acquisto che, a maggior ragione, in caso di ricezione degli stipendi o pagamento delle tasse. Dati alla mano, si tratta di un mercato in costante aumento. Secondo alcune stime internazionali, le transazioni non in moneta fisica nel 2013 in tutto il mondo sono state 366 miliardi e per il 2014 è prevista una crescita. Un aumento previsto sia per i pagamenti elettronici (detti e-payment) e attraverso smartphone (m-payment).

Ma, assieme all’aumento dei clienti, è forte la richiesta da parte degli utenti di modalità sicure. Uno può essere rappresentato da sistemi di intermediazione come Paysafe card, che permette di acquistare un codice pin univoco da utilizzare poi per il pagamento vero e proprio. Ebay – il sito più celebre di aste online – entro il 2015 scinderà dalla propria società la piattaforma dei pagamenti Paypal, e per l’acquisto si vocifera degli interessi di colossi del settore come Mastercard e Visa. Ma anche Google si fa avanti, dato che Apple a breve dovrebbe lanciare il suo sistema Apple pay.


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