Taormina verso il G7, tra trazzere e divieti ai turisti Frane e buche nella strada dall’elipista alla città

«Una volta un turista inglese che aveva prenotato una stanza vista mare, quando si affacciò e vide il tetto della piscina comunale, mi disse di voler andare via. Per uno che viveva tutto l’anno tra i palazzoni, quella struttura rovinava il meraviglioso paesaggio circostante». Taormina, 35 giorni all’inizio del G7 di fine maggio. La direttrice di un noto hotel che sovrasta le due elipiste dove atterreranno i capi di Stato, osserva le ruspe a lavoro. Una pista, quella di contrada Bongiovanni, sorge proprio accanto alla piscina comunale, contribuendo, insieme al malandato tetto che non era andato giù al turista d’Oltremanica, a distrarre chi invece vorrebbe solo ammirare il litorale di Letojanni sullo sfondo. Qualche centinaio di metri più indietro sorge la pista più grande, a Piano Porto, su un terreno privato, dove si presuppone attererà l’elicottero di Donald Trump. «In ogni caso avremo la fortuna di vederlo in diretta – commenta la direttrice -, dopodiché, a fine G7, spero che le due piste non rimangano operative, perché per i nostri ospiti un via vai di elicotteri non sarebbe il massimo». 

I timori sono fondati, visto che il sindaco di Taormina ha dichiarato di voler rendere permanenti le strutture. Mentre paradossalmente un edificio che i Taorminesi speravano di vedere definitivamente restituito alla collettività grazie al G7, rischia di chiudere subito dopo l’evento. È il palazzo dei Congressi, il cuore del summit, dove si terranno alcune delle riunioni più importanti. Anche qui i lavori sono in pieno svolgimento ma, nonostante gli 800mila euro di spesa previsti, l’immobile non otterrà la piena agibilità, portandosi dietro le criticità che lo affliggono da decenni.

Ieri, nell’ottica di pianificare la presenza della truppa statunitense a Taormina (anche nel caso di emergenze), una delegazione medica della Casa Bianca – guidata dal dottor Benjamin Barlow, il traumatologo di Trump – ha fatto visita all’ospedale San Vincenzo, controllando il pronto soccorso, le sale operatorie, il reparto emodinamico, le strutture per radiografie, Tac e risonanze magnetiche. Per Barlow «l’ospedale è very nice». Probabilmente il gruppetto non è andato invece a verificare il percorso che dovrebbe portare Trump dall’elipista al centro di Taormina. Un tragitto in cui il presidente statunitense rischia di sperimentare le caratteristiche di una classica trazzera siciliana. 

Frane, buche e vegetazione che invade la carreggiata. Sono queste, al momento, le condizioni di via Porta Pasquale, la striscia di asfalto, decisamente malandato, che si arrampica dall’elipista di punta Porto alla città. Ai residenti è stato fatto divieto di posteggiare le auto sulla strada durante i giorni del G7. «Le strade per arrivare alle elipiste – ha ammesso il prefetto Riccardo Carpino, commissario dell’evento – sono strette e c’è una frana e quindi anche questo fa parte del lavoro che farà l’areonautica militare, le strade saranno ripristinate, ma non le possiamo allargare perché ci sono le case». In totale il governo ha messo a disposizione 15 milioni di euro, di cui però ne verranno spesi solo una minima parte (2,8 milioni per elipiste e palazzo dei Congressi a cui aggiungere i costi della ripavimentazione delle strade), il resto tornerà a Roma. Niente da fare neanche per la villa comunale: la frana dell’ottobre del 2015 è ancora lì, solo la vegetazione è cresciuta e la zona rimane interdetta dalle transenne. 

La città intanto è un cantiere: il collegamento con l’autostrada è stato riasfaltato interamente, adesso è il turno delle strade del centro. I commercianti attendono fiduciosi la marea umana che si riverserà nell’ultima settimana di maggio: previsti quattromila giornalisti (anche se gli accrediti non sono ancora stati sbloccati), oltre seimila uomini delle forze dell’ordine e 1.500 delle delagazioni internazionali. Dal 22 al 27 maggio la Prefettura ha vietato agli alberghi di prendere prenotazioni: i quattro e cinque stelle saranno quasi del tutto riempiti dalle delegazioni. «Il costo per stanza è stato fissato in 500 euro a notte – spiega il general manager di uno degli hotel di lusso coinvolti e che ospiterà un primo ministro -, ma ci hanno garantito solo tre notti, mentre noi abbiamo dovuto disdire prenotazioni e bloccare tutto per sei giorni. Chi arriverà da più lontano probabilmente si fermerà più a lungo, ma chi ospita le delgazioni europee rischia di perderci. In ogni caso per noi è una grande occasione».

Chi invece ci ha già perso sono diversi titolari di B&b e di camere all’interno della zona rossa. «Booking in un primo momento ci ha cancellato le prenotazioni senza essere autorizzato da nessuno e senza che i contratti lo prevedessero – denuncia Giovanni Ficarra, presidente dell’Associazione B&b e Case d’epoca -. Soltanto dieci giorni fa la Prefettura ha informato che i turisti in quei giorni potranno restare in città ma non potranno uscire. Ma, vista la confusione, molti titolari di B&b hanno preferito chiudere. Chi resta ha informato i visitatori di questa novità, vorrei però capire come faranno a garantirgli la libertà di movimento, visto che non si parla ancora di pass. Come distingueranno un turista da una persona non autorizzata?». 

Dubbi e falle che non preoccupano Rosario Crocetta. «La Sicilia – ha detto ieri il presidente della Regione in visita a Taormina – anche se non si fa nulla, è già una bellezza: è talmente folgorante e impetuosa, trascinante che anche a non fare nulla sarà una vetrina mondiale comunque. Noi dobbiamo cercare di veicolare bene il messaggio».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]