“Il nostro è un festival cinematografico serio, non un’occasione per fare la vacanza al mare”. Sono le parole di Deborah Young, direttrice artistica per il terzo anno consecutivo del Taormina Film Festival, arrivato alla 55° edizione. Quest’anno il Festival è “in Sicily” dal 13 al 20 giugno, esce cioè dai confini di Taormina per toccare altre location siciliane: Palermo con la rassegna “Giovane commedia Americana”, Siracusa con quella dedicata al Brasile e Palma di Montechiaro con “Donne forti”.
“Il programma è ricco e importante – dice la Young – ci sono film provenienti da tutto il mondo, compresa Hollywood, ed era impossibile proiettare tutte le rassegne solo a Taormina. Inoltre, volevamo che il Festival portasse visitatori in tutta la Sicilia e sfruttare così la sua enorme potenzialità di cui mi rendo conto ogni anno di più. ”
L’ospite d’onore di questa edizione è la Francia e due sono le categorie in concorso: Mediterranea, che comprende film provenienti dai paesi del bacino mediterraneo e Beyond Mediterranean, per la quale gareggiano film americani, indiani, coreani e brasiliani.
Si continua a dare spazio ai giovani grazie a Campus Taormina, che permetterà a più di 600 studenti di assistere ad incontri con attori e registi, proiezioni e lezioni di cinema con la possibilità di pernottare a Taormina in alberghi convenzionati. Tutte le sere, dalle 21, il Festival si sposta dal Palazzo dei congressi di Taormina al Teatro Antico con proiezioni di film, molti dei quali in prima mondiale, preceduti da 45 minuti di show.
La serata inaugurale, presentata da Livia Azzariti, ha avuto come protagonisti Ezio Greggio, che è stato premiato con il Taormina Arte Award per la sua interpretazione del suo primo ruolo drammatico ne Il papà di Giovanna di Pupi Avati, Barbara Bouchet, protagonista del film Giallo? di Antonio Capuano, unico film italiano in concorso nella sezione Mediterranea, e il Festival stesso, raccontato nel documentario di Antonello Sarno, che nella sua carriera ha narrato più volte anche il Festival di Venezia e che in Taormina 55 presenta la storia del Festival di Taormina riproponendone fasti e tappe importanti. Il pubblico ha potuto divertirsi grazie alla comicità di Greggio, che però non ha perso l’occasione per ricordare con serietà che “il cinema va visto al cinema”, all’autoironia della Bouchet, che accettando il ruolo propostole da Capuano si è definita “una Marilyn Monroe tardona”, agli esilaranti commenti di Fiorello contenuti in Taormina 55 e alla brillante e divertente commedia di Anne Flatcher The Proposal con Sandra Bullock, proiettata in prima mondiale.
Non sono, però, mancati i momenti di nostalgia: la standing ovation per salutare Michelangelo Vizzini, storico fotografo della kermesse scomparso lo scorso anno, e i ricordi suscitati dalle immagini del documentario di Sarno. Un commovente Nino Manfredi che saluta per l’ultima volta Taormina ballando il tip tap e le immagini di un Teatro Antico stracolmo di pubblico e grandi nomi del cinema italiano ed internazionale, come Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Liz Taylor, Tom Cruise, Audrey Hepburn, testimonianza della partecipazione della gente che si è persa nel corso del tempo, ma che sotto la guida artistica di Deborah Young si sta cercando di recuperare.
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