In Sicilia possono coesistere in modo permanente due centri di cardiochirurgia pediatrica, come avviene già in Veneto (a Padova e a Verona) dove la popolazione residente è analoga. Lo sostiene la Regione nella richiesta di deroga al decreto Balduzzi inviata al ministero della Salute. Così resterebbe in funzione il reparto attivo da oltre dieci anni al […]
Taormina, la Regione prova a salvare la cardiochirurgia pediatrica. «Due poli possono coesistere»
In Sicilia possono coesistere in modo permanente due centri di cardiochirurgia pediatrica, come avviene già in Veneto (a Padova e a Verona) dove la popolazione residente è analoga. Lo sostiene la Regione nella richiesta di deroga al decreto Balduzzi inviata al ministero della Salute.
Così resterebbe in funzione il reparto attivo da oltre dieci anni al San Vincenzo di Taormina accanto alla nuova struttura del Civico di Palermo, mantenendo l’impegno con le famiglie dei piccoli pazienti. Il documento è stato sottoscritto dal presidente della Regione, dall’assessore alla Salute e dai dirigenti generali dei dipartimenti della Pianificazione strategica e delle Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico. L’amministrazione regionale ritiene imprenscindibile mantenere la funzionalità di entrambe le strutture di eccellenza, con procedure di evidenza pubblica.
L’operatività della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, attualmente in convenzione con l’Irccs Bambino Gesù di Roma, è stata al momento prorogata al 31 luglio 2024, su richiesta del governo della Regione Siciliana, e senza la deroga ministeriale sarebbe destinata a cessare.