Il professore e primario di Urologia all'ospedale Policlinico Vittorio Emanuele è stato arrestato lo scorso lunedì nell'ambito dell'operazione Calepino. Il rettore Francesco Basile ha deciso di sospenderlo da docente
Tangenti, Morgia è stato sospeso dall’Università di Catania Sull’urologo l’Ateneo avvierà un procedimento disciplinare
È stato sospeso da docente dell’Università di Catania Giuseppe Morgia, il professore ordinario di Urologia e primario di Urologia dell’ospedale Policlinico Vittorio Emanuele di Catania arrestato lo scorso lunedì nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta della procura etnea, denominata Calepino, su una gara triennale da oltre 55 milioni di euro.
Così ha disposto il rettore Francesco Basile e l’Ateneo ha reso noto che a Morgia è stata revocata anche la delega rettorale all’Innovazione tecnologica e robotica in sanità universitaria. Nei confronti del docente, inoltre, l’Università avvierà un procedimento disciplinare. «Ho piena fiducia nell’operato della magistratura – ha detto Basile – alla quale l’Ateneo garantisce la più ampia collaborazione. L’Università di Catania assicura il proprio impegno nella vigilanza sulle attività del proprio personale».
L’urogolo, in particolare è accusato di essere stato il regista della corruzione con bandi di gara cuciti su misura e tutti legati al mondo delle patologie a carico degli apparati urinari. Oltre a Morgia agli arresti domiciliari è finito Massimiliano Tirri, agente e responsabile commerciale della C.Bua. Società con sede a Bagheria, in provincia di Palermo, e con diverse esclusive per la rivendita nell’Isola di endoscopi e strumenti chirurgici. Quattro, invece, i professionisti indagati e sospesi dalle loro attività. Si tratta di Tommaso Castelli, dirigente medico nell’équipe di Morgia, e di tre agenti di prodotti sanitari: Antonio Di Marco, Francesco La Gattolla e Domenico Tramontana.
A dare il via all’inchiesta la denuncia presentata negli uffici di piazza Giovanni Verga da una società che lamentava presunte irregolarità in una maxi gara d’appalto. Dalle intercettazioni, inoltre, è emersa anche la richiesta di un «contributo» richiesto da Morgia per una cena di beneficenza.