Aveva denunciato il presidente della camera di commercio e dirigente Gesap, Roberto Helg facendolo arrestare dopo avergli chiesto una tangente da 100mila euro. Ma proprio la Gesap non gli ha rinnovato il contratto d'affito del suo locale in aeroporto. Succede al pasticciere Santi Palazzolo. A renderlo noto, il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone su twitter
Tangenti Helg, beffa per Palazzolo Via dall’aeroporto di Palermo
La Gesap, non rinnova il contratto di affitto per uno spazio nell’area commerciale al pasticcere Santi Palazzolo, che con la sua denuncia aveva fatto arrestare il presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg, per una tangente da 100.000 euro. Lo afferma su Twitter il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che si chiede: «Che segnale è per chi denuncia?». La tangente denunciata da Palazzolo riguardava proprio l’affitto dello spazio in aeroporto da parte della Gesap, di cui Helg era all’epoca il vicepresidente. Entro il 30 settembre, Palazzolo dovrà chiudere la sua pasticceria dentro l’aeroporto di Palermo.
«Palazzolo – afferma Faraone- mi ha letto al telefono una lettera che la Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone e Borsellino, gli ha mandato. In questa lettera gli viene comunicato che non potranno prorogargli il contratto di locazione, proroga per la quale Helg gli aveva chiesto la mazzetta. Il contratto è scaduto il 28 febbraio di quest’anno, il 2 marzo Helg è stato arrestato, l’indomani, il 3 marzo, si sarebbe dovuto tenere il Cda, con punto 9 all’ordine del giorno ‘Approvazione della proroga per pasticceria Palazzolo e Siciliarte’. Adesso lo stesso Cda, che aveva reputato legittimo che il punto 9 fosse all’ordine del giorno, sostiene che non può essere concessa la proroga perchè il contratto è scaduto. Mi auguro che la Gesap voglia tornare sui suoi passi. Così – prosegue il sottosegretario – rischia di passare un messaggio devastante: un cittadino onesto per vedersi garantiti dei diritti deve pagare mazzette o altrimenti gli si fa abbassare la saracinesca una volta per tutte? La Gesap deve chiarire la sua posizione e cambiare una decisione che appare incomprensibile. Non si può dire a chi con coraggio fronteggia la corruzione che la sua azione non vale nulla e che anzi, pagando, avrebbe ottenuto di più e meglio. Che segnale è -conclude Faraone- per chi decide di ribellarsi e denunciare? Questo messaggio e’ intollerabile».