Un disegno che introduce il tagliando antifrode anche per le elezioni amministrative. L’idea è della deputata del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci, componente tra l’altro della commissione parlamentare Antimafia. Un’idea che arriva sulla scia di quanto già accade per le elezioni nazionali, sulle cui schede dal 2017 campeggia il tagliando che dovrebbe aiutare a scongiurare […]
Operazioni di voto presso il seggio elettorale allestito all'interno del liceo Berchem di Milano in via della Concordia 26, 4 Marzo 2018. ANSA / MATTEO BAZZI
Comunali, ecco il bollo antifrode sulle schede elettorali: a breve in discussione all’Ars
Un disegno che introduce il tagliando antifrode anche per le elezioni amministrative. L’idea è della deputata del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci, componente tra l’altro della commissione parlamentare Antimafia. Un’idea che arriva sulla scia di quanto già accade per le elezioni nazionali, sulle cui schede dal 2017 campeggia il tagliando che dovrebbe aiutare a scongiurare brogli dovuti a schede compilate fuori dal seggio e poi introdotte illegalmente. Si tratta appunto di «un apposito tagliando rimovibile, dotato di codice progressivo alfanumerico generato in serie, denominato “tagliando antifrode”, che è rimosso e conservato dagli uffici elettorali prima dell’inserimento della scheda nell’urna», per utilizzare le parole della legge elettorale nazionale.
«Serve a rendere la scheda intelligibile ma non riconoscibile», dice la deputata a MeridioNews. In realtà la proposta di Schillaci risale alla scorsa legislatura, ma non è mai finita sui banchi dell’Aula. Adesso, però, i tempi sembrano maturi. Verosimilmente sarà difficile fare in tempo per le prossime Comunali, ma non è da escludere che i cittadini di Catania e degli altri Comuni al voto potrebbero ritrovarsi le nuove schede all’appuntamento con le urne. «Adesso è stato incardinato in prima commissione (Affari istituzionali, ndr) – continua Schillaci – La prossima settimana verrà discusso in commissione e poi partirà l’iter per andare in Aula. Non so se lo tratteremo singolarmente o lo accorperemo ad altri disegni che si occupano di elezioni comunali, perché ci sono in ballo diversi temi sulle Amministrative». Il testo presentato da Schillaci è composto da tre articoli, il primo va a modificare la legge del 1951 che regola le sessioni elettorali in Sicilia, il secondo introduce il tagliando nella legge regionale del 1997 e il conseguente procedimento nel Testo unico delle leggi per l’elezione dei consigli comunali. L’ultimo articolo, invece, contiene le disposizioni sulla sua entrata in vigore.