Tabella H: uno spiraglio per la cultura?

Uno spiraglio per Enti, Associazioni e Fondazioni culturali della Sicilia? Finora l’unica cosa certa è che il Governo regionale di Rosario Crocetta ha annunciato che intende fare qualcosa per gli organismi che operano nel settore socio-sanitario: per esempio i ciechi e le associazioni che si sostituiscono alla sanità pubblica per assistere ai malati. Ovviamente, la notizia è rappresentata dagli annunci del presidente Crocetta che, però, spesso rimangono tali.

La seconda notizia è che, in Sicilia, c’è ancora qualcuno che crede a questi annunci. Le Associazioni dei ciechi, per esempio, ci credono. In ogni caso, la situazione resta confusa in perfetto stile Governo Crocetta.

All’Ars – così almeno si racconta – tra le pieghe di non abbiamo capito bene che cosa sarebbero stati trovati 9 milioni di euro. Il Governo si sarebbe impegnato a sostenere le associazioni che operano nel settore socio-sanitario. Si tratta di quegli organismi che, ogni anno, prima dell’arrivo dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi, detto il ‘Vendicatore romano’, venivano sostenute con la Tabella H.

Non abbiamo capito in che modo il Governo intenda intervenire. Con la Tabella H si interveniva con un contributi, che venivano erogato ai vari soggetti. Il Governo, adesso, vorrebbe intervenire con un bando.

Com’è noto, appena Crocetta e Bianchi hanno messo mano alla Tabella H, hanno combinato un gran casino e il Commissario dello Stato l’ha impugnata. I dubbio – più di un dubbio, in verità – è che tutto questo bailamme sia stato fatto apposta per provocare l’impugnativa e recuperare 36 milioni di euro che, com’è noto, finora sono gli unici soldi che il Governo ha approntato per la costituzione del fondo di garanzia chiesto dalla Corte dei Conti.

Nella Tabella H, oltre agli organismi che operano nel settore socio-sanitario, ci sono anche gli Enti, le Associazioni e le Fondazioni che operano nel mondo della cultura.

In favore di queste si batte la parlamentare regionale del Pd, Mariella Maggio. “Se si interviene per chi opera nel settore socio-sanitario – dice Mariella Maggio – è giusto anche intervenire in favore di chi opera nel settore della cultura. Ricordo che, in Sicilia, nel campo della cultura, ci sono soggetti che operano, da anni, con grande professionalità al servizio della collettività”.

Mentre, aggiungiamo noi, fatte salve le strutture che sostengono il mondo dei non vedenti, forse sarebbe più che mai opportuno – soprattutto oggi, in tempi di ristrettezze – rivedere ruoli e funzioni di chi opera nel settore socio-sanitario, svolgendo un servizio che dovrebbe essere svolto dalle strutture pubbliche.

Sulla cultura abbiamo raccolto un parere di Ignazio Buttitta, il nipote del poeta di Bagheria – Ignazio Buttitta – che gestisce la fondazione culturale intitolata al nonno. Per la cronaca, la Fondazione Buttutta, insieme all’Istituto Gramsci, al Centro Pio La Torre e ad altri organismi, svolge da anni un’attività culturale meritoria.

“Quello che sta avvenendo – ci dice Ignazio Buttitta – desta molta amarezza. Governo regionale e Ars avrebbero potuto evitare di penalizzare la cultura. Ad ogni buon conto, se dovesse prendere corpo l’idea non di sostenere la cultura con interventi dignitosi, ma con le mance, noi ci rifiuteremo di avallare un simile epilogo”.

 

 


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