Un miliardo, euro più, euro meno, di fondi provenienti dal Fondo sviluppo e coesione sono andati in fumo. Questa la rivelazione di Luigi Sunseri, deputato regionale del Movimento 5 stelle e presidente della commissione parlamentare che si occupa dei fondi di Bruxelles. «Si tratta della più grande perdita di soldi da parte della nostra Regione – dice il deputato – La certificazione parla di circa di un miliardo di euro e c’è un rischio che riguarda altri 500 o 600 milioni di euro. Le somme non spese di fatto non verranno più destinate al Mezzogiorno, come è sempre stato, ma distribuite nel resto d’Italia».
A cadere nella rete di Roma, che punterebbe, secondo i pentastellati ad accentrare tutte le somme non spese non solo dalla Sicilia, ma di tutta la nazione, saranno in totale sei miliardi di euro, di cui uno solo in Sicilia e altri 800 milioni in Calabria. E non si tratterebbe soltanto di soldi non spesi, ma anche di fondi stanziati per opere per cui non è stato emesso un decreto di impiego giuridicamente vincolante entro il 31 dicembre scorso. «Sono tutte opere infrastrutturali – continua Sunseri – Parliamo di strade, anche provinciali, infrastrutture, interventi all’interno delle Asp, degli ospedali, un mondo variegato che poteva beneficiare di finanziamenti utilizzati con una certa libertà di gestione, a differenza dei fondi europei, che hanno dei vincoli più stringenti».
Le responsabilità, secondo i grillini, sta in capo al governo dell’ora ministro Nello Musumeci, reo di non avere portato a compimento quanto annunciato, ma non manca un attacco al suo successore, Renato Schifani. «Il ministro Fitto insieme al governo Meloni sta depredando le Regioni del Mezzogiorno e lo sta facendo nel silenzio del governo Schifani. Ci chiediamo se il presidente faccia gli interessi dei siciliani o quelli dei partiti di riferimento».
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